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Mancato pagamento della prima rata Imu 2021, a settembre scade il ravvedimento operoso
Capri23auto da Pixabay

Tra le scadenze presenti nel calendario fiscale di settembre 2021 ne va considerata anche una legata all’Imu. Fino a martedì 28, infatti, si può provvedere al pagamento delle somme dovute tramite il ravvedimento operoso (che prevede una piccola sanzione).

Con il ravvedimento operoso, chi non abbia pagato la prima rata Imu 2021 entro la scadenza del 16 giugno, è possibile regolare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate. Prima si aderisce al ravvedimento operoso, ovviamente, e minore sarà la sanzione. Ma vediamo tutti gli step previsti.

Nel dettaglio, il ravvedimento operoso per il mancato pagamento della prima rata Imu 2021 prevede una mini sanzione pari allo 0,1% di quanto dovuto per ogni giorno di ritardo fino a 14 giorni dalla scadenza (quindi fino al 30 giugno).

Dopo il 30 giugno, e fino a 30 giorni dalla scadenza della prima rata Imu 2021, la sanzione prevista con il ravvedimento operoso è nell’ordine dell'1,5%. Fino a 90 giorni di ritardo, la sanzione sale all'1,66%. Ci si può avvalere del ravvedimento operoso entro un anno dalla scadenza della rata Imu 2021, ma in questo caso la sanzione è del 3,75% di quanto dovuto.

Superato l’anno dalla scadenza della rata Imu 2021, si può ancora richiedere il ravvedimento operoso pagando una sanzione del 4,28% (fino a due anni dalla scadenza), oppure del 5% oltre due anni dalla commissione della violazione. Il mancato ravvedimento operoso, invece, comporta una sanzione edittale da parte del Comune dove è situato l'immobile nella misura del 15%, se il ritardo nel pagamento non supera i 90 giorni. Oltre i 90 giorni, la penalità sale al 30%.

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