Il 16 dicembre è il termine ultimo per il pagamento della seconda rata
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Imu 2021: calcolo, scadenze, novità, aliquote
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Imu 2022 in scadenza. Il 16 dicembre è il termine ultimo per il pagamento dell'Imu 2022. Vediamo le informazioni utili sul calcolo del saldo, le scadenze, le novità e le aliquote dell'Imu 2022 per la prima casa e la seconda casa

Non ci sono grosse novità per le scadenze Imu 2022: venerdì 16 dicembre i contribuenti saranno chiamati a versare il saldo Imu 2022. Saranno chiamati ai versamenti oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati)

Imu 2022 prima casa di lusso

L'Imu 2022 non si paga sulle prime case, a meno che queste non appartengano alle categorie catastali (A/1, A/8, A/9) e siano considerate case di lusso.  

Sull'abitazione principale si applica un'aliquota agevolta del 4 per mille e una detrazione di 200 euro. 

Imu 2022 seconda casa

La seconda rata dell'Imu 2022 si paga sulla seconda casa e sugli immobili diversi dall'abitazione principale. 

L'abitazione principale è l'immobile iscritto o iscribile al catasto come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i compenenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente o risiedono anagraficamente.

Imu 2021, aliquote seconda casa

Per quanto riguarda il saldo Imu 2022 , devono essere utilizzate:

  • le aliquote 2022  se le reletive delibere comunali sono state pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 28 ottobre 2022.
  • In caso di mancata pubblicazione entre la suddetta data, il calcolo dovrà essere eseguito con le aliquote del 2021.

Imu 2022 sulle pertinenze

Non si paga l'Imu sulle pertinenze dell'abitazione principale. Si intendono per pertinenze della prima casa quelle che appartengono alle categorie catastali C2, C/6 e C/7 e nel limite di tre.

Imu 2022, calcolo del saldo

Per quanto riguarda il calcolo Imu 2022, il procedimento è analogo a quello che si è sempre eseguito per il calcolo Imu. Prima di tutto si deve partire dalla rendita catastale non rivalutata di ciascun immobile o pertinenza (dal reddito dominicale non rivalutato nel caso si tratti di terreni). La rendita catastale, che non si deve confondere con il valore di mercato dell'immobile, è reperibile nella dichiarazione dei redditi o direttamente online sul sito dell'Agenzia dell'Entrate. Una volta che si è in possesso della rendita catastale bisogna: rivalutarla del 5%;  moltiplicare il valore della rendita rivalutata per il coefficiente di ogni immobile in relazione al quale si dovranno effettuare i pagamenti; al risultato così ottenuto si applicheranno le aliquote decise da ogni comune.

 

 

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