
La decadenza delle agevolazioni prima casa può avvenire nel caso in cui i consumi elettrici risultino troppo bassi. A chiarirlo la Cassazione.
In particolare, con la sentenza n. 29505 del 22 ottobre 2021, la sezione tributaria della Corte di cassazione ha affermato che se i consumi elettrici dell'ultimo triennio sono bassi, l'amministrazione comunale può disconoscere le agevolazioni fiscali sulla prima casa. Questo perché "la presunzione di residenza effettiva in un comune, certificata dai dati anagrafici, può essere superata dai consumi elettrici ritenuti modesti".
Se dunque i consumi elettrici risultano troppo bassi, viene a dimostrarsi il fatto che l'immobile interessato non sia abitazione principale e di conseguenza luogo di residenza nel quale si ha abituale dimora. Fatto questo che comporta la decadenza delle agevolazioni prima casa.
Nel caso in esame, secondo i giudici d'appello, "l'elemento presuntivo dei bassi consumi
elettrici nel triennio, debitamente riscontrato, accertato e provato dal Comune", era sufficiente "per considerare superata la presunzione di residenza effettiva derivante dalle
mere risultanze anagrafiche, in quanto integrante elemento sintomatico di una presenza sporadica e, comunque, non abituale, da parte del ricorrente, nell'abitazione oggetto
d'imposizione".
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