
Nell'ultima versione del decreto Aiuti quater, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, spunta una norma importante che riguarda lo sconto in fattura del superbonus 110. Secondo le ultime notizie, infatti, il cessionario potrà richiedere di spalmare lo sconto in fattura o il credito da cedere in 10 anni in quote di uguale importo annuali.
La possibilità di cedere in forma dilazionata il credito o di scontare in dieci anni lo sconto in fattura nasce dall'esigenza di sbloccare il mercato dei crediti ormai bloccato dai troppi crediti ceduti. Non a caso, Poste Italiane è stato l'ultimo a decidere di bloccare la cessione per le nuove operazioni. La possibilità di diluire nel tempo la cessione o lo sconto in fattura ha lo scopo di rendere più semplice l'acquisto di nuovi crediti.
Questo il testo della nuova disposizione che è contenuta nell'articolo 8 del decreto Aiuti quater
Per gli interventi di cui all’articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, in deroga all’articolo 121, comma 3, terzo periodo, del medesimo decreto-legge, i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati, possono essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo, in luogo dell’originaria rateazione prevista per i predetti crediti, previo invio di una comunicazione all’Agenzia delle entrate da parte del fornitore o del cessionario, da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti previsti dal comma 3 dell’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi e non può essere richiesta a rimborso. L’Agenzia delle entrate, rispetto a tali operazioni, effettua un monitoraggio dell’andamento delle compensazioni, ai fini della verifica del relativo impatto sui saldi di finanza pubblica e della eventuale adozione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze dei provvedimenti previsti ai sensi dell’articolo 17, commi 12 -bis , 12 -ter e 12 -quater della legge n. 196 del 2009. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate sono definite le modalità attuative della disposizione di cui al presente comma.
Quanto verrà sbloccata la cessione del credito?
Nella nuova norma la dilazione in dieci anni sarà effettuata su richiesta del cessionario per le operazioni perfezionate entro il 10 novembre 2022. In questo modo si cerca di sbloccare i crediti incagliati, ma non si risolve un altro problema importante: quello delle operazioni future.
Per usufruire dello sconto dilazionato il fornitore o cessionario dovrà inviare una comunicazione preventiva all'Agenzia delle Entrate, secondo un provvedimento che verrà definito dalla stessa. La quota di bonus non utilizzata non potrà essere usufruita negli anni successivi né richiesta a rimborso.
Come funziona lo sconto in fattura del superbonus 110?
A introdurre lo sconto in fattura come opzione alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi è stato il decreto Rilancio. In alternativa alla detrazione, infatti, si può optare per
- per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest'ultimo recuperato sotto forma di credito d'imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
Lo sconto in fattura consiste in uno sconto che le imprese e i fornitori che realizzano i lavori fanno al proprietario dell'immobile. Lo sconto può essere totale nel caso del superbonus 110 o parziale ovvero riguardare una sola quota della spesa effettuata. Nel caso degli altri bonus edilizi essendo l'aliquota di detrazione sempre inferiore al 100% lo sconto è sempre parziale.
Quando scade lo sconto in fattura del 110?
La possibilità di optare per lo sconto in fattura del superbonus 110 varrà fino al 2025, mentre per gli altri bonus per la casa l'opzione varrà fino a tutto il 2024.
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