
L’Assegno Sociale 2023 è una misura di sostegno al reddito ideata per i cittadini colpiti da gravi problemi economici, nata in sostituzione della precedente pensione sociale. Quest’ultima, in vigore fino al 1996, prevedeva un contributo economico per la terza età, destinato a coloro a cui non spettava un trattamento pensionistico sufficiente a garantire un normale tenore di vita. L’Assegno Sociale si inserisce proprio in questo percorso, come aiuto di base per chi, superati i 67 anni, si trova con un reddito sulla soglia di povertà. Ma a quanto ammonta il contributo per l’anno in corso, quali sono i requisiti e quali le previsioni per il 2024?
Erogato dall’INPS, l’Assegno Sociale 2023 prevede un contributo massimo di 503,27 euro per tredici mensilità, per coloro che dispongono di un reddito inferiore ai 6.542 euro, cifra aumentata a 13.085 in presenza di un coniuge a carico. Per potervi accedere è però necessario rispettare diversi requisiti: di seguito, tutte le informazioni utili.
Cos’è l’Assegno Sociale 2023
Così come già accennato, l’Assegno Sociale 2023 è una misura assistenziale erogata dall’INPS, pensata in sostituzione della pensione sociale per tutti i cittadini di età superiore ai 67 anni che versano in condizioni di grave difficoltà economica. L’aiuto prevede l’erogazione mensile di un contributo variabile, stabilito di anno in anno in base al costo della vita e alle rivalutazioni dell’inflazione, allo scopo di garantire un tenore di vita sufficiente e un migliore inserimento sociale.
Previsto per 13 mensilità, l’importo erogato è pari a un massimo 503,27 euro per l’anno in corso e, con molta probabilità, non vedrà grandi cambiamenti per il 2024 ormai in arrivo. Si ipotizza, infatti, che il prossimo anno l’assegno massimo sarà di 507,27 euro, quattro euro in più rispetto all’attuale.
È inoltre utile sottolineare che, per poter accedere alla misura, non è necessario presentare la certificazione ISEE: la verifica dei requisiti avviene infatti sulla condizione reddituale generale del richiedente e di eventuali coniugi. Allo stesso tempo, in caso di approvazione ed effettiva erogazione, l’Assegno Sociale contribuisce a generare reddito ISEE.
Il calcolo dell’importo effettivamente concesso
È importante sottolineare che il contributo previsto per l’anno in corso, pari a 503,27 euro, corrisponde al massimo erogabile. Questo è concesso a:
- individui singoli con reddito pari a zero;
- coniugati con reddito familiare pari a zero.
Per tutti gli altri, la misura è invece commisurata al reddito percepito: in altre parole, l’entità dell’assegno diminuisce al crescere della propria disponibilità economica. Ma in che modo avviene questa proporzione?
- alla soglia di reddito massima stabilita - per il 2023, come già riferito, pari a 6.542,51 euro per i singoli e 13.085,02 per i coniugati - si sottrae il reddito a propria disposizione, dividendo il rimanente per 13 mensilità.

Non è però tutto, poiché per il calcolo effettivo del contributo che si andrà a ricevere bisogna considerare anche eventuali riduzioni e maggiorazioni:
- riduzione del 50%: quando il titolare dell’assegno è ricoverato in istituti a carico completo degli enti pubblici;
- riduzione del 25%: quando il titolare dell’assegno è ricoverato in istituti a parziale carico del soggetto o dei suoi familiari, purché inferiore al 50% dell’importo dell’Assegno Sociale. Superata la soglia del 50%, le riduzioni vengono escluse;
- maggiorazione 70 anni: l’ammontare erogato aumenta di 12,91 euro mensili al raggiungimento del settantesimo anno di età;
- maggiorazione 75 anni: l’importo cresce di 20,66 euro mensili al raggiungimento del settantacinquesimo anno di età.
Come vengono calcolati i redditi per l’Assegno Sociale 2023
Come già accennato, gli importi erogabili per l’Assegno Sociale vengono stabiliti di anno in anno, sulla base del costo della vita, dell’inflazione e di eventuali rivalutazioni economiche. I contributi previsti per il 2023 sono stati stabiliti dal DM del 10 novembre del 2022, con un aumento dell'1,9% rispetto all’anno precedente.
Ma come vengono calcolati i redditi per l’Assegno Sociale 2023, considerando che non è necessario presentare la certificazione ISEE? A stabilirlo, sempre a cadenza annuale, sono specifiche circolari dell’INPS. Per l’anno in corso, la circolare INPS 135 del 22 dicembre 2022 ha considerato valide le seguenti fonti di reddito:
- redditi IRPEF al netto delle imposizioni fiscali e contributive;
- redditi soggetti a ritenuta alla fonte;
- redditi esenti da imposte, come l’invalidità civile o gli assegni sociali per il coniuge;
- redditi soggetti a imposta sostitutiva, come ad esempio quelli derivanti dalla sottoscrizione di obbligazioni e interessi bancari o postali;
- pensioni di guerra, rendite INAIL, pensioni e assegni erogati per invalidità civile;
- pensioni erogate da stati esteri;
- assegni alimentari versati dal coniuge;
- redditi derivanti da terreni e fabbricati.
Non rientrano invece nel calcolo del reddito individuale le rendite sulla prima casa, sulle pensioni di guerra, l’indennità di accompagnamento, i sussidi economici di carattere temporaneo erogati da enti pubblici e i trattamenti di famiglia.
I requisiti per ottenere l’Assegno Sociale 2023
Così come accadeva per la precedente pensione sociale, l’Assegno Sociale è destinato a persone anziane che versano in condizioni di grave difficoltà economica. Non a caso, i limiti reddituali per accedere alla misura risultano abbastanza stringenti:
- 6.542,41 euro l’anno per i singoli individui;
- 13.085,02 euro l’anno per gli sposati, con coniuge a carico o con reddito sulla soglia di povertà.
Oltre alle soglie reddituali, per poter accedere al contributo economico è necessario rispettare altri requisiti:
- aver compiuto i 67 anni d’età;
- essere in una condizione di comprovato disagio economico;
- essere cittadini italiani o comunitari;
- essere cittadini di San Marino;
- essere cittadini extra-UE, rifugiati politici, apolidi o richiedenti asilo, purché con residenza continuativa in Italia per almeno 10 anni.
Come si presenta la domanda per l’Assegno Sociale 2023
La domanda per l’ottenimento dell’Assegno Sociale 2023 deve essere inoltrata all’INPS, attraverso la procedura semplificata resa disponibile dallo scorso primo gennaio. Per poter procedere, il richiedente deve attendere il mese in cui compirà i 67 anni: ad esempio, se il soggetto è nato il 23 dicembre 1956, potrà inoltrare la richiesta a partire dal primo dicembre 2023.
Con la nuova procedura semplificata, è sufficiente collegarsi alla pagina dedicata sul Portale INPS e verificare la propria identità con un accesso SPID, CIE - ovvero la Carta d’Identità Elettronica - oppure con la Carta Nazionale dei Servizi. Una volta identificati, si dovrà seguire la procedura guidata disponibile sul sito. In alternativa, la domanda può essere anche presentata telefonicamente tramite gli addetti del Contact Center INPS, chiamando l’803164 da rete fissa o lo 06164164 da rete mobile.

Come è facile intuire, affinché la procedura vada a buon fine è necessario avere a disposizione la documentazione di base necessaria:
- carta d’identità e codice fiscale;
- codice fiscale del coniuge e data di matrimonio o, ancora, sentenza di separazione o divorzio;
- autocertificazione dei redditi personali e del coniuge;
- certificato di residenza storico;
- dichiarazione di responsabilità in presenza di ricoveri;
- IBAN per l’accredito del contributo.
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