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terza rata Imu
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Oggi scade la seconda rata Imu 2023, ma per il nuovo anno potrebbe esserci un’importante novità. Uno degli emendamenti alla Manovra 2024, infatti, sta per introdurre la terza rata Imu a febbraio per alcuni comuni. Si tratterebbe di 211 amministrazioni locali che hanno pubblicato oltre i termini stabiliti l’aggiornamento delle aliquote per il pagamento della tassa sulla casa. Scopriamo tutti le ultime notizie per capire cosa potrebbe cambiare.

Terza rata Imu, le ultime notizie

Un emendamento alla Manovra 2024, nel dettaglio, prevede per i Comuni la possibilità di pubblicare le delibere sulle aliquote Imu fino al 15 gennaio 2024. Si tratta di un intervento per evitare i mancati introiti per le amministrazioni locali ritardatarie, che però rischia di colpire i cittadini di oltre 200 comuni italiani, che si ritroverebbero a dover pagare una terza rata Imu il 29 febbraio 2024.

In cosa consiste la terza rata Imu

L’emendamento alla Manovra 2024, in materia di Imu, stabilisce che, solo per il 2023 (in deroga alla normativa vigente) si aggiunga una nuova scadenza per la pubblicazione delle delibere sul sito del MEF e conseguentemente un termine aggiuntivo per il pagamento del conguaglio Imu.

Entrando più nello specifico, nel testo dell’emendamento in questione si legge: “Limitatamente all’anno 2023, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe sono tempestive, in deroga all’articolo 13, comma 15-ter, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e all’articolo 1, commi 762 e 767, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, se inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023. Il termine per la pubblicazione delle delibere inserite ai sensi del periodo precedente, ai fini dell’acquisizione della loro efficacia, è fissato al 15 gennaio 2024.

L’eventuale differenza positiva tra l’imposta municipale propria (IMU), calcolata sulla base degli atti pubblicati in virtù di quanto stabilito al comma 2 e quella versata, ai sensi dell’articolo 1, comma 762, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, entro il 18 dicembre 2023, è dovuta senza applicazione di sanzioni e interessi entro il 29 febbraio 2024. Nel caso in cui emerga una differenza negativa, il rimborso è dovuto secondo le regole ordinarie”.

A chi spetta la terza rata Imu

Ma chi dovrebbe pagare la terza rata Imu? Il conguaglio aggiuntivo toccherebbe ai proprietari di case in 211 Comuni, dove le nuove aliquote sono state pubblicate dopo la scadenza del 28 ottobre. In molte di queste amministrazioni, in vista del saldo del 18 dicembre, c’era il rischio di un ammanco di cassa. In caso di rialzo delle aliquote, infatti, i municipi rischiavano di incassare l’imposta ancora sulla base delle vecchie aliquote.

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