I bonus casa attivi nel 2023 sono stati molteplici. Le agevolazioni fiscali dedicate all’abitazione non hanno interessato solo il superbonus, di cui tanto si è discusso. L’anno giunto al termine ha infatti visto come protagonisti diversi incentivi grazie ai quali poter intervenire sul proprio immobile. Molti, secondo quanto ad oggi previsto, rimarranno in vigore fino a dicembre 2024; altri sono arrivati alla scadenza. Vediamo tutti i benefici di questi ultimi 365 giorni.
Bonus prima casa under 36
Il bonus prima casa rivolto agli under 36 include delle agevolazioni fiscali che hanno l’obiettivo di incentivare i giovani, single o in coppia, ad acquistare un immobile. A introdurlo il decreto Sostegni-bis 73/2021, entrato in vigore a partire dal 26 maggio 2021. L’assegnazione dell’incentivo dipende dall’Isee.
Il bonus è rivolto ai giovani con un’età inferiore a 36 anni al momento del rogito; titolari dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa nel territorio; non in possesso di altro immobile acquistato con l’agevolazione casa; con un Isee non superiore ai 40.000 euro. Per poter beneficiare dell’agevolazione, inoltre, l’abitazione deve trovarsi nel territorio del Comune in cui il compratore ha la residenza e deve essere inclusa in una delle seguenti categorie catastali:
- A/2 - abitazioni di tipo civile;
- A/3 – abitazioni di tipo economico;
- A/4 –abitazioni di tipo popolare;
- A/5 –abitazioni di tipo ultrapopolare;
- A/6 –abitazioni di tipo rurale;
- A/11 –abitazioni e alloggi tipici dei luoghi.
Ecobonus 2023
È possibile beneficiare dell’ecobonus per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, per la maggior parte degli interventi che rientrano nell’ecobonus la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50%.
Il beneficio consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, la cui entità varia a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e dell’anno in cui lo stesso è stato effettuato. Gli interventi devono essere eseguiti su unità immobiliari e su edifici o parti di edifici esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali.
Secondo quanto spiegato dall’Agenzia delle Entrate, per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, sono previste regole e misure diverse. Quando si ottengono determinati indici di prestazione energetica, si può usufruire di detrazioni più elevate (al 70% o al 75%), da calcolare su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, è prevista una detrazione pari all’80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, o una detrazione pari all’85%, se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori. Il beneficio, in questi casi, deve essere calcolato su un ammontare delle spese non superiore a 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Bonus ristrutturazione 2023
Il bonus ristrutturazione è valido fino al 2024. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per i lavori di ristrutturazione, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Il bonus deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo.
L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione. In particolare, a poter beneficiare dell’agevolazione sono i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento, i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili, gli inquilini, il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado), il convivente more uxorio (per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016).
Bonus mobili 2023
Il bonus mobili è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Nel 2023 la detrazione deve essere calcolata su un importo massimo di 8.000 euro. Tale importo cambierà nel 2024, scendendo a 5.000 euro. La cifra è comprensiva delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Bonus barriere architettoniche
Il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche consiste in una detrazione fiscale del 75% per i lavori di eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti. In base all’ultima proroga, l’agevolazione resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025. La detrazione prevista per il bonus barriere architettoniche deve essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo. Possono beneficiare del bonus barriere architettoniche persone fisiche, condomìni o imprese.
Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, rientrano nell’agevolazione legata alla ristrutturazione edilizia le spese sostenute per ascensori e montacarichi, per elevatori esterni all’abitazione, per la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari, e quelle per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, favoriscono la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave.
La normativa di riferimento prevede i seguenti tetti di spesa che danno diritto all’agevolazione prevista dal bonus barriere architettoniche:
- 50mila euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno;
- 40mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.
Bonus verde 2023
Il bonus verde, prorogata al 2024, è dedicato a chi vuole sistemare a verde le aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzare pozzi o coperture a verde e di giardini pensili.
Il bonus consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute che deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Bonus infissi 2023
Il bonus infissi è una soluzione erogata dallo Stato per incentivare i proprietari a sostituire infissi ormai obsoleti con serramenti più all’avanguardia. La misura, individuata nell’ambito del decreto Rilancio, consiste in un incentivo economico per gli interventi edilizi da effettuare per l’efficientamento del proprio appartamento o dell’edificio intero.
Per ottenere le agevolazioni del bonus infissi è necessario conservare la documentazione che, al termine dei lavori o del collaudo delle opere, dovrà essere trasmessa al sito web ufficiale dell’Enea. La richiesta deve essere inviata entro 90 giorni dal termine dei lavori, allegando i documenti necessari. I soggetti che sono tenuti a compilare le schede sono il soggetto beneficiario nel caso di richiesta per la singola unità immobiliare mentre, in tutte le altre situazioni, la compilazione dei documenti è affidata al tecnico abilitato, solitamente un ingegnere, architetto o geometra.
Bonus sicurezza 2023
Il bonus sicurezza consiste in una detrazione fiscale pari al 50% per le spese sostenute per l’installazione di sistemi antifurto, allarmi, videosorveglianza. Nello specifico, le spese agevolabili per ottenere la detrazione fiscale del 50%, entro il tetto massimo di spesa di 96.000 euro, prevista dal bonus sicurezza devono riguardare l’acquisto, l’installazione e la messa in posa di impianti per migliorare la sicurezza dell’immobile o di altri sistemi atti a prevenire furti, aggressioni, sequestri di persona, allagamenti, fughe di gas, incidenti o altri incidenti domestici.
Il bonus sicurezza è rivolto a tutti i contribuenti privati residenti o non residenti in Italia e a tutti i titolari d’impresa con Partita Iva che, all’atto della domanda, sono in possesso dell’immobile. Il bonus videosorveglianza e antifurto si estende anche ai familiari che convivono con la persona intestataria dell’immobile, fatta eccezione per gli immobili strumentali all’attività d’impresa, arte o professione. Ad esempio:
- Proprietari di immobili;
- Nudi proprietari di immobili;
- Usufruttuari, uso o abitanti di immobili;
- Locatari;
- Comodatari;
- Soci di cooperative;
- Imprenditori individuali di immobili non catalogati come beni strumentali;
- Familiare convivente del soggetto proprietario di immobile, purché ne documenti le spese necessarie ed eventuali tramite regolari fatture;
- Coniuge, anche separato, del soggetto proprietario dell’immobile, purché attesti, tramite documentazione, di provvedere alle spese necessarie ed eventuali;
- Convivente del soggetto proprietario dell’immobile, a patto che presenti la documentazione in fatture relativa alle spese necessarie ed eventuali dell’immobile.
Anche il coniuge, i figli e i parenti fino al terzo grado e affini entro il secondo grado possono avviare gli interventi sull’immobile, pagarne le spese e usufruire della detrazione fiscale.
Bonus caldaia 2023
Il bonus caldaia è una detrazione di importo pari al 65% o al 50% e viene riconosciuta a tutti coloro che effettuano degli interventi di risparmio energetico per un massimo di spesa pari a 100.000 euro, da suddividere in 10 anni.
Il bonus spetta ai contribuenti privati, residenti, non residenti e ai contribuenti titolari di un’impresa. Nello specifico, possono avvalersi delle detrazioni fiscali: persone fisiche inclusi condomini e inquilini; associazioni di professionisti; società di persone e di capitali; cooperative di abitazioni; enti pubblici e privati; Istituti autonomi per le case popolari. Il bonus caldaia può essere domandato entro 90 giorni dall’avvenuta dell’intervento. La documentazione da presentare al Caf o al commercialista deve comprendere: ammontare delle spese sostenute; caratteristiche dell’impianto realizzato; bonifici, fatture e asseverazioni.
Bonus sociale bollette Isee 2023
Fino al 30 giugno 2023 è stato possibile beneficiare del bonus sociale bollette, un aiuto concreto e importante per sostenere le famiglie in difficoltà. A beneficiarne tutti i nuclei familiari che vivono in condizioni di difficoltà economica e che presentano determinati requisiti. Nel dettaglio, essere in possesso di una dichiarazione Isee non superiore a 15.000 euro; avere almeno un componente della famiglia con reddito di cittadinanza nel 2023 o pensione di cittadinanza.
Bonus acqua potabile 2023
Dal 1º al 28 febbraio 2023 è stato possibile richiedere il bonus acqua potabile all’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta fino a un massimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 5.000 euro per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni ed enti non commerciali.
Il bonus acqua potabile era stato introdotto con la legge di Bilancio 2021 e poi rinnovato per gli anni a seguire. Si tratta di una misura fiscale che vuole incentivare a ridurre l’impiego di plastica e lo spreco di acqua tramite un credito d’imposta usufruibile da chi installa un impianto domestico o aziendale che permetta di bere direttamente l’acqua del rubinetto.
Il bonus acqua potabile copre le spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.
Bonus pellet 2023
Il bonus pellet prevede una riduzione dell’Iva dal 22% al 10% sull’acquisto delle biomasse combustibili e diversi bonus stufa a pellet di cui è possibile beneficiare per incrementare le prestazioni energetiche di un edificio utilizzando fonti energetiche meno inquinanti.
Trattandosi di una riduzione dell’aliquota Iva dal 22% al 10%, il bonus è pensato per tutti i cittadini, senza alcuna distinzione di reddito o impiego. Non è quindi necessario avanzare alcuna richiesta né possedere alcun requisito per poterne usufruire. Al momento dell’acquisto, il cliente troverà una riduzione dell’Iva sul prodotto.
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