
In molti, già da tempo, hanno iniziato a chiedersi quando arriva il rimborso 730 dall'Agenzia delle Entrate. Come è noto, la data del rimborso dipende da quella dell’invio. Scopriamo, allora, entro quale data va inoltrata la dichiarazione per poter ricevere le somme spettanti (sempre che dalla dichiarazione risulti un credito) nel mese di luglio. Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Tempistiche per l’accredito del rimborso 730
Ricevere il rimborso 730 entro agosto, nel periodo delle vacanze, potrebbe fare molto comodo. Tuttavia, bisogna rispettare la scadenza del 15 luglio. Per le dichiarazioni dei redditi predisposte dal 21 giugno al 15 luglio 2024, infatti, Caf e intermediari effettueranno la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate entro il 23 luglio. La legge prevede il rimborso Irpef in busta paga sarà riconosciuto a partire dalla prima retribuzione utile relativa al mese successivo a quello in cui è trasmesso il prospetto di liquidazione.
Per attivare la procedura di rimborso fiscale, infatti, i centri di assistenza fiscale (Caf) e gli intermediari sono chiamati all’invio della comunicazione all'Agenzia delle Entrate dei dati delle dichiarazioni trasmesse e i relativi prospetti di liquidazione. Per inviare il 730 c’è tempo fino al 30 settembre. Ma inviare la dichiarazione a ridosso della scadenza fa slittare i tempi per l’erogazione di eventuali rimborsi.
Come è noto, non c’è una data univoca per l’erogazione del rimborso 730, che dipende anche da quando è previsto il pagamento dello stipendio o della pensione. I dipendenti del settore privato, per esempio, solitamente ricevono lo stipendio di agosto entro i primi 15 giorni di settembre. Per i lavoratori del settore pubblico, invece, l'accredito viene erogato generalmente entro la fine del mese di agosto. Mentre per i pensionati l'eventuale rimborso Irpef dichiarato prima del 15 luglio sarà coincidente con il cedolino della pensione di settembre.
Conguagli a debito
Dalla dichiarazione, però, non è detto che risultino solo conguagli a credito. Per quanto riguarda i conguagli a debito l'invio tardivo della dichiarazione porta delle conseguenze. La presentazione di un modello 730 nel mese di settembre riduce il tempo a disposizione del contribuente per restituire l'Irpef dovuto, senza per altro poter usufruire della rateizzazione.
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