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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo al decreto attuativo della riforma della Pubblica amministrazione sulla trasparenza, che introduce il Foia (Freedom of information act). Si tratta del diritto di accesso agli atti e ai documenti della Pa da parte dei cittadini. Ecco cosa cambia.

Con il Foia diventa possibile per i cittadini accedere in modo libero e più agevole ai dati delle pubbliche amministrazioni. Nel dettaglio, il decreto prevede che ogni cittadino possa accedere senza alcuna motivazione ai dati in possesso della pubblica amministrazione e che non possa ricevere un diniego alla sua richiesta di informazioni se non motivato.

L’accesso riguarda tutte le informazioni, comprese quelle che riguardano l’affidamento di gare e appalti. Non sarà necessario far parte dei concorrenti per conoscere le procedure di valutazione utilizzate in un appalto o in un concorso. L’invio di documenti in via digitale dovrà essere gratis. In caso di un rifiuto il cittadino potrà fare ricorso.

In merito alle limitazioni ai dati accessibili, ossia al confine tra trasparenza e privacy, con il passaggio alle Commissioni di Camera e Senato è stata avanzata la richiesta di affidare all’Autorità anticorruzione la stesura delle linee guida per circoscrivere le eccezioni per l’accesso alle informazioni. Per negare i dati e i documenti richiesti, la Pubblica amministrazione dovrà dimostrare che la risposta pregiudicherebbe in modo concreto gli interessi da tutelare: gli interessi dello Stato e quelli dei privati.

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