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Lo studio Citterio Viel vince il masterplan per riqualificare via Gioia Studio Antonio Citterio Patricia Viel

Porta Nuova a Milano sta per affrontare la fase 2 della propria riqualificazione. A firmarla sarà lo studio Citterio-Viel.

150 mila metri quadrati e 20 mila di spazi pubblici sono il bacino su cui interverrà la parte finale della riqualificazione di Porta Nuova, in mano prevalentemente al gruppo Coima guidato da Manfredi Catella. Il palazzo Gioia 22, l’ex Telecom di via Pirelli, il Palazzo del Comune (“pirellino”), sono alcuni degli edifici che si vedranno rinascere. Ma sorgerà anche un nuovo progetto sulle aree da riqualificare, che faranno da collegamento tra zone ora discontinue di Milano e in particolare per collegare Porta Nuova e Stazione Centrale ad un’altra area in via di rinascita, l’ex Scalo Farini. Tali lavori, escluso il palazzo Gioia 22 realizzato per conto di un fondo di Abu Dhabi, sono in capo all’Opportunity Fund II di Coima, con un capitale raccolto di 1,5 miliardi.

Il masterplan sarà coordinato dallo studio Pelli Clarke Pelli Architects, già autore del primo piano su Porta Nuova, e realizzato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel, insieme ad altri eminenti studi. Un “city lab” promosso da Coima, comprendente altri alti nomi, tra cui quello di Stefano Boeri, vaglierà eventuali nuove operazioni da realizzare in futuro.

Come illustrato dal Ceo di Coima Manfredi Catella durante la presentazione del progetto, i progetti di rigenerazione urbana generati negli ultimi dieci anni e in via di sviluppo hanno avuto un valore economico di oltre cinque miliardi di euro. L’obbiettivo del gruppo di Catella è quello di portare gli investimenti ad un valore almeno doppio.

Il progetto vincitore per la riqualificazione dell’area tra via Pirelli e Gioia, firmato come detto dallo studio Citterio –Viel (già autore del progetto Symbiosis che culmina nella piazza intitolata ad Adriano Olivetti), prevede per ora solo poche informazioni relative alla torre che sorgerà nell’area che un tenpo era un parcheggio, e che probabilmente sarà alta 100 metri e destinata ad uso terziario.

Il progetto prevedrà la realizzazione in tutto di due edifici che fiancheggeranno le vie Melchiorre Gioia, Sassetti e Pirelli. “Abbiamo lavorato ad un progetto che ha una propria personalità e diventa contemporaneamente parte del design urbano – ha commentato Patricia Viel. – Abbiamo pensato all’architettura come innovazione tecnologica e principi culturali, puntando ad usare i materiali e l’architettura stessa per creare una relazione immateriale con la città”.

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