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Milano, Fs: venduto l'ex scalo ferroviario di Porta Romana per 180 milioni
Askanews
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È stato venduto per 180 milioni di euro da FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo Fs Italiane, l'ex scalo ferroviario milanese di Porta Romana. L'acquirente è il Fondo Porta Romana, gestito da Coima Sgr e partecipato da Covivio, Prada Holding, Coima Esg City Impact Fund, che si era aggiudicato l'asset tramite procedura di gara ad evidenza pubblica.

Nuovo progetto per Porta Romana

In seguito all'aggiudicazione, il Fondo Porta Romana ha lanciato un concorso di progettazione per il masterplan dell'ex scalo di proprietà del Gruppo Fs che ha visto la partecipazione di circa 20 tra i maggiori operatori italiani e internazionali del settore. Il concorso si è concluso con la vittoria del progetto Parco Romana presentato dal team guidato da Outcomist. Il progetto prevede la realizzazione, sulle aree dello scalo, del Villaggio Olimpico e Paralimpico che ospiterà gli atleti nel corso dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 e la sua successiva riconversione a student housing in chiave di sostenibilità ambientale e a beneficio della collettività.

"L'accordo raggiunto oggi - hanno dichiarato i coinvestitori del Fondo Porta Romana - è un risultato importante, perché con l'acquisizione dell'ex Scalo di Porta Romana avviamo un progetto di rigenerazione urbana che rappresenterà una best practice internazionale in termini di sostenibilità assieme alla realizzazione di un'opera fondamentale per le prossime olimpiadi invernali: il Villaggio che ospiterà gli atleti. Fin dall'inizio, abbiamo collaborato con tutte le istituzioni coinvolte con l'obiettivo comune di creare valore per il Paese e per la città di Milano, anche dopo l'evento olimpico, riqualificando un'area che si appresta a diventare un tassello fondamentale del tessuto urbano. Il tutto in un'ottica di massima sostenibilità sociale e ambientale, con un grande parco pubblico, spazi aperti e accessibili, collegamenti e infrastrutture tecnologiche innovative, aree destinate a ospitare residenze, studentati, social housing ed uffici".

Olimpiadi Milano-Cortina

Lo Scalo ospiterà il Villaggio delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, i cui lavori sono stati prudenzialmente anticipati dal Fondo Porta Romana rispetto al cronoprogramma, avviando le operazioni di bonifica e scavo fin dal mese di agosto 2022, con previsione di completamento di scavi e paratie entro l'inizio del 2023.

Come previsto dal Masterplan Parco Romana, il Villaggio sarà posizionato nell'area a sud ovest dello Scalo e garantirà continuità con le funzioni esistenti e l'equilibrio generale del quartiere. Più del 30% dell'energia sarà prodotta grazie all'installazione di impianti che sfruttano le fonti rinnovabili, tra cui impianti solari termici e fotovoltaici; le acque meteoriche saranno raccolte e riutilizzate, con una riduzione di CO2 del 40% per riscaldamento/raffrescamento. Gli spazi a verde, che rappresenteranno circa il 50% dello Scalo, sono stati progettati con riferimento all'area del Villaggio Olimpico dall'architetto Michel Desvigne, in coordinamento con il masterplan generale di Outcomist, la cui parte paesaggistica è curata dall'architetto Elizabeth Diller, già progettista dell'Highline di New York.

Il Villaggio Olimpico dopo le Olimpiadi

Dopo la manifestazione, il Villaggio Olimpico sarà un vivace ecosistema di abitazioni studentesche, residenze, co-working, servizi privati di interesse pubblico e spazi pubblici. L'area sarà gestita attraverso una piattaforma digitale funzionale al monitoraggio delle performance degli edifici e al coinvolgimento della comunità, evoluzione del progetto pilota di digitalizzazione sviluppato attraverso un'infrastruttura IOT e un'app di quartiere in Porta Nuova, dove oggi ha sede anche il programma di accelerazione HabiSmart della Rete Nazionale Acceleratori Cdp rivolto alle startup più innovative nel settore del proptech e smart buildings, le cui migliori esperienze potranno essere successivamente scalate in Porta Romana.

Gli acquirenti hanno definito il conferimento di un incarico a Italferr, la società di ingegneria delle Ferrovie dello Stato Italiane, per la progettazione della Foresta Sospesa, con l'obiettivo di candidare l'opera ai fondi europei dedicati alla rigenerazione urbana tramite il PNRR. Attorno al parco centrale sorgeranno residenze, uffici, social housing, student housing e servizi interconnessi a tutta l'area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana.

Edilizia agevolata e social housing

In particolare, all'interno dello Scalo, Coima Sgr si occuperà, oltre che dello sviluppo del Villaggio Olimpico, della componente residenziale libera e agevolata con destinazione di edilizia residenziale sociale e la previsione ex ante di trasformazione del Villaggio Olimpico in studentato con stanze a prezzi calmierati, investendo nel progetto tramite Coima ESG City Impact Fund.

Covivio curerà lo sviluppo di uffici di nuova generazione nel quadrante orientale (East Gate) dell'area dello Scalo, secondo i più elevati standard internazionali del Gruppo attingendo anche al know how maturato in ambito hotellerie e residenziale nella direzione di una progressiva ibridazione delle destinazioni d'uso degli spazi. Come già sperimentato in Symbiosis, Covivio svilupperà nell'area dello Scalo uffici flessibili, sostenibili, che stimolino l'incremento della produttività e massimizzino collaborazione e inclusione.

Prada Holding, interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell'area.

Chi finanzia la riqualificazione di Porta Romana

Lo sviluppo dello Scalo di Porta Romana sarà finanziato da Intesa Sanpaolo, che supporterà Coima Sgr, Covivio e Prada Holding nell'operazione attraverso un Sustainability-linked Loan volto a sostenere un progetto di rigenerazione urbana che punta ai più alti standard ESG.

Il progetto è regolato dall'Accordo di Programma sottoscritto nel 2017 di cui sono parte Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato Italiane per la riqualificazione dei sette scali ferroviari dismessi (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), che insieme coprono una superficie di 1 milione e 250 mila mq, di cui circa 200 mila rimarranno a funzione ferroviaria. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che interesserà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione del territorio in Italia e in Europa.

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