Presidente della Rete Urbana delle Rappresentanze: "Il 63% dei top leader presenti al Panel è convinto che sia un momento positivo per la città"
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Roma
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Quando si parla di investimenti nel real estate e di rigenerazione urbana, Roma si rivela una città sempre più interessante. Secondo il rapporto predisposto dalla Rur, Rete Urbana delle Rappresentanze, la Capitale sta destando un’attenzione particolare da parte degli investitori privati, complici le dimensioni demografiche (si tratta della terza città per residenti nell’Unione Europea dopo Berlino e Madrid e la quarta Città Metropolitana, dopo Parigi, Madrid e Barcellona), che hanno una rilevanza anche in termini di domanda e servizi, e l’ammontare del reddito disponibile delle famiglie, stimato in 103 miliardi di euro nel 2022.

In particolare, le due principali linee di intervento che hanno riacceso l’interesse a investire su Roma si riferiscono al Pnrr, alle opere legate al Giubileo 2025 e altre risorse nazionali per un importo complessivo di 8,2 miliardi di euro. Oltre alle opere infrastrutturali per la mobilità, che assorbono il 47,6% delle risorse complessive pari a 3,9 miliardi di euro, il programma comprende la gestione dei rifiuti, il digitale, l’efficienza energetica, innovazione e ricerca, inclusione sociale, riqualificazione delle periferie, forestazione urbana

Giuseppe Roma, presidente della Rete Urbana delle Rappresentanze, ha spiegato: “La ricerca evidenzia quanto Roma sia in movimento. C’è tanto interesse degli investitori che dobbiamo continuare a sollecitare, anche con forme di investimento non tradizionali. Abbiamo effettuato un sondaggio da cui emerge che il 63% dei top leader presenti al Panel è convinto che sia un momento positivo per la città, per questo ora bisogna lavorare per trasformare i tanti progetti in realtà, affinché Roma possa tornare ad essere quella grande capitale europea, ruolo che tutti i sondaggi già oggi le attribuiscono”.

I risultati dell’indagine

Secondo quanto evidenziato dall’indagine campionaria effettuata su presidenti, ceo, cfo, capi economisti, alti dirigenti e altre figure professionali legate al real estate e alla rigenerazione urbana, per valutare il concreto interesse ad investire su Roma, le opportunità di investimento immobiliare e per lo sviluppo urbanistico a Roma hanno registrato un giudizio positivo o molto positivo per il 63% del campione. In merito ai fattori maggiormente attrattivi, la stragrande maggioranza del campione lo attribuisce al patrimonio storico culturale e valuta Roma come uno dei poli del turismo globale. Altri fattori rilevanti sono la rete di alta formazione e della ricerca, i grandi eventi internazionali e la posizione strategica verso il Mediterraneo. La situazione del mercato immobiliare romano viene valutato in crescita dal 41% e dal 49% in una situazione stazionaria.

Utilizzando il metodo del PM Index sono state registrate le valutazioni sull’andamento degli scambi e investimenti nel prossimo triennio (2024-2026) a Roma per i principali settori del real estate. Il comparto turistico-alberghiero ha ricevuto i massimi consensi, con una performance in crescita altamente positiva (97,5 su 100), seguito da residenziale usato (74/100) e residenziale di nuova costruzione (68/100). Vengono poi valutati in crescita gli interventi “social”, student housing, social housing e seniores (56/100), e industrial e logistica (54/100), retail (53,5/100) e all’ultimo posto gli uffici (35,5/100).

In complesso, il 61% del campione prevede che nel triennio 2024-2026 la situazione a Roma in campo in campo urbanistico, della rigenerazione urbana e dell’immobiliare migliorerà, il 34% che non subirà variazioni, mentre solo il 5% prevede che peggiorerà. Infine, rispetto alla percezione dei programmi di sviluppo urbano avviati nell’ultimo anno il 39% afferma che la “macchina urbanistica” si è rimessa in moto, il clima è cambiato e c’è una spinta positiva ad intervenire sulla città, il 37% ritiene che si tratti di buone intenzioni da concretizzare, il 23% dichiara che non si percepisce un vero cambiamento.

In merito alle aspettative e ai suggerimenti per attrarre investimenti a Roma, il 77% consiglia di accelerare sul programma infrastrutturale, il 59% di programmare progetti di rigenerazione urbana a grande scala, il 47% di incentivare progetti residenziali dei segmenti “social” Seguono, con minore adesione, gli incentivi verso il turismo, ma solo perché cresce spontaneamente, e verso la riqualificazione urbana diffusa.

Riguardo, infine, a come migliorare la competitività di Roma al primo posto l’87% degli intervistati colloca la riduzione dei tempi di decisione da parte delle autorità pubbliche, seguito dal miglioramento dei servizi urbani (specie mobilità e rifiuti). Il 53% suggerisce il rafforzamento delle strutture tecniche preposte alle procedure autorizzative, il 51% è favorevole alla nuova redazione di un Piano Strategico partecipato e con un forte dialogo fra istituzioni e forze sociali e imprenditoriali della città. Infine, il 27% si spinge a definire un Patto condiviso per Roma.

Gualtieri: “Una delle più significative scelte di trasformazione è quella di rendere la città più accessibile”

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato: “Il nostro obiettivo è quello recuperare gli anni di stagnazione investendo i tanti capitali che arrivano da vari fondi europei e nazionali per realizzare nuove infrastrutture. Una delle più significative scelte di trasformazione è infatti proprio quella di rendere la città più accessibile, in grado di collegare le persone ai luoghi, ai servizi, alle reti di trasporto pubblico, alle tante aree verdi. Vogliamo ridurre le emissioni e scommettere sulle comunità energetiche con il nostro Piano Clima, ma anche rendere la città più connessa e moderna con il progetto 5g. Tutto questo, mentre abbiamo implementato la nostra capacità di accoglienza turistica, superando i flussi pre-covid, ma puntando anche ad allungare la permanenza media dei visitatori invogliandoli a ritornare, anche grazie ai nuovi servizi culturali e ai nuovi musei che abbiamo aperto. C’è ancora molto da fare, molto da cambiare ma, grazie a questo nostro nuovo approccio, riusciremo certamente a realizzare una città più inclusiva ed efficiente”.

Veloccia: “Le aspettative sulla nostra città sono enormi e le potenzialità altrettanto grandi”

L’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha così commentato i dati: “La presenza di Roma al Mipim 2024, la grande partecipazione che abbiamo riscontrato in tutti gli appuntamenti organizzati presso il nostro stand, l’attenzione, l’accoglienza e la fiducia riservata al sindaco Gualtieri ci riempiono di orgoglio sul lavoro portato avanti da questa amministrazione e rafforzano la consapevolezza sulla responsabilità che abbiamo. Le aspettative sulla nostra città sono enormi e le potenzialità altrettanto grandi, come dimostrano i numeri e le ricerche indipendenti, tra cui quella presentata dal prof. Giuseppe Roma di RUR che indicano Roma come un nuovo crocevia per gli investimenti e lo sviluppo del nostro Paese. Roma dopo anni di stasi non solo è ripartita, ma sta correndo: negli investimenti pubblici, nei cantieri aperti e, finalmente, nell’attenzione degli investitori nazionali e internazionali. Numeri e ricerche che indicano Roma come una città in grande fermento, che sta scalando le classifiche in termini di attrattività e di qualità della vita”.
 

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