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Una nuova stagione di investimenti immobiliari sta per iniziare. Lo dice la Client Survey 2024 di Patrizia, società specializzata in investimenti in immobili e infrastrutture per clienti istituzionali, secondo cui gli investitori prevedono la conclusione dell'attuale fase di attesa nel mercato immobiliare, a cui seguirà un aumento di investimenti nella transizione energetica e nella digitalizzazione.

Investimenti immobiliari sulla via della crescita

Oltre il 50% degli intervistati nella survey segnala un incremento della propria allocazione in investimenti legati alla transizione energetica, come energie rinnovabili e soluzioni alternative, mentre oltre il 40% intende incrementare la spesa nella digitalizzazione, compresi data center e reti in fibra ottica. Quasi due terzi degli investitori istituzionali si aspettano un aumento delle transazioni immobiliari nei prossimi due anni, con solo circa il 18% che prevede un ulteriore calo, una percentuale decisamente inferiore rispetto al 64% dell'anno scorso, quando il sondaggio 2023 indicava una visione più pessimistica.

James Muir, responsabile della Divisione Investimenti di Patrizia, ha commentato: “Dalla nostra prospettiva, notiamo che gli investitori stanno cominciando ad allineare i loro portafogli ai megatrend principali, come digitalizzazione, urbanizzazione e transizione energetica, che offrono interessanti opportunità. Molti investitori prevedono anche un notevole aumento degli investimenti nel settore immobiliare, in netto contrasto con le aspettative scettiche del precedente anno. Gli investitori cercano opportunità in soluzioni immobiliari intelligenti, osservando una convergenza tra immobili e infrastrutture in diversi ambiti, dalle infrastrutture digitali alla mobilità, alla connettività, fino alla transizione verso energie rinnovabili e nuovi stili abitativi orientati ai servizi”.

Focus su logistica e residenziale

Gli investitori istituzionali si concentrano su logistica e residenziale per migliorare i propri portafogli, con il 21% degli intervistati che prevede di aumentare le allocazioni alla logistica e il 17% che punta ad espandere quelle nel residenziale. Inoltre, il 7% degli investitori prevede di investire in soluzioni abitative alternative, come alloggi per studenti o anziani. Parallelamente, gli investitori notano un ruolo crescente della gestione patrimoniale: l'82% prevede un incremento nella decarbonizzazione e nei progetti di riqualificazione “brown-to-green” nei prossimi due anni, mentre il 76% anticipa un aumento delle ristrutturazioni generali nello stesso arco temporale.

Prosegue il decennio delle infrastrutture

La tendenza ad aumentare l’allocazione di capitali nelle infrastrutture è in crescita. Il 70% degli investitori prevede di accrescere la propria allocazione in infrastrutture nei prossimi cinque anni, e l'11% intende aumentare la quota di investimenti in questo settore di oltre il 10%. Gli investitori sono ottimisti riguardo al mercato delle infrastrutture, con il 77% che prevede un aumento delle transazioni nei prossimi due anni e oltre il 70% che si aspetta un miglioramento dell'offerta di investimenti. Le principali asset class nel campo infrastrutturale comprendono energie rinnovabili e infrastrutture digitali; oltre il 20% degli investitori prevede di aumentare la propria allocazione in queste aree nei prossimi cinque anni.

Mahdi Mokrane, responsabile della Strategia di Investimento e della Gestione Fondi Immobiliari di Patrizia, ha dichiarato: “Unire investimenti infrastrutturali e immobiliari intelligenti è cruciale per il successo a lungo termine. Queste due asset class consentono agli investitori di capitalizzare sui megatrend attuali, favorendo la prossima fase di crescita del settore. Stiamo osservando una crescente domanda di soluzioni integrate che combinino entrambe le asset class, e crediamo che questo possa rappresentare un vantaggio competitivo per noi, date le nostre competenze tecnologiche e il nostro storico negli investimenti immobiliari e infrastrutturali, contribuendo a definire il futuro dell’economia reale”.

Il 28% degli investitori istituzionali considera fondamentale la competenza combinata nel settore immobiliare e infrastrutturale per cogliere con successo le opportunità offerte dai megatrend. Questa competenza è giudicata più importante rispetto all’offerta di un’ampia gamma di prodotti (21%), alla ricerca proprietaria sugli investimenti (21%) o all’uso di analisi dati e intelligenza artificiale (18%). Tuttavia, la conoscenza degli investimenti congiunti in immobili e infrastrutture tra gli investitori rimane limitata, con la metà degli intervistati che ammette di non avere una competenza adeguata in questo ambito.

Ampia integrazione dei criteri ESG, ma sfide nei dati

L'integrazione dei criteri di sostenibilità nei processi d'investimento continua a espandersi. Il 73% degli intervistati afferma che i criteri ESG sono ora una componente cruciale del proprio approccio d'investimento, rispetto al 60% di due anni fa. Tra i criteri ESG, gli investitori pongono attenzione sul consumo energetico, con il 71% intenzionato a monitorarlo nei portafogli immobiliari e infrastrutturali. Tuttavia, il 59% considera la mancanza di dati di qualità e standardizzati come la principale sfida per realizzare investimenti più sostenibili, seguita dall’evoluzione dei requisiti normativi (57%). Solo l'11% ritiene che la carenza di opportunità sia la principale difficoltà per gli investimenti sostenibili.

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