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Previsioni sull'economia italiana: il 2011 peggio del previsto

La notizia non è delle migliori e a dirlo è il centro studi della confindustria. Il 2011 sarà peggio del previsto, l'economia crescerà poco, la disoccupazione non migliorerà e solo dal 2015 si potrà davvero parlare di ritorno ai livelli pre-crisi. Una vera doccia fredda

Il centro studi di confindustria rivede al ribasso le previsioni sul pil. Il prodotto interno lordo nel 2010 crescerà dell'1% (stima di settembre +1,2%), nel 2011 dell'1,1% (stima di settembre +1,3%) e nel 2012 dell'1,3 per cento

Secondo confindustria l'Italia delude. "La frenata estiva e autunnale è stata decisamente più netta dell'attesa e il 2010 si chiude con produzione industriale e pil quasi stagnanti. La malattia della lenta crescita non è mai stata vinta, come la migliorata dinamica della produttività nel 2006 e nel 2007 aveva lasciato sperare. Il comportamento durante la crisi ha dissipato ogni dubbio al riguardo".secondo il centro studi l'iatlai resta in coda e "il confronto con la germania é impietoso"

La disoccupazione si attesterà intorno al 9% nel 2011e tornerà a scendere solo nel 2012
Con la crisi, dal primo trimestre 2008 al terzo trimestre 2010, il numero di occupati in Italia è diminuito di 540mila, senza contare le ore di cig che hanno un impatto pari a 480mila unità di lavoro. Il calo dell'occupazione è atteso dello 0,4% e arriverà al 9% nel quarto trimestre 2011

 

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10 Commenti:

16 Dicembre 2010, 13:54

E in questa situazione il prezzo delle case e degli affitti dovrebbe salire?!

Ahah

Che ridere!

Per il mercato immobiliare, quella degli ultimi tre anni, è stata solo un giornata uggiosa: ancora il diluvio deve arrivare!!

16 Dicembre 2010, 16:53

Si si Sara' proprio il mattone a portarci fuori dalla crisi, vai di altri 10 anni ma questa volta con aumenti a 3 cifre.
Cari immobiliaristi, qui si sta realizzando la peggiore ipotesi possibile, nessun crollo dei valori immobiliari e vero, ma un ridimensionamento degli stessi che durera' almeno una decina di anni e tutto il settore paralizzato, ma contenti voi.

16 Dicembre 2010, 18:55

In reply to by anonimo (not verified)

Non tutti si possono permettere di aspettare 10 anni per vendere un immobile.

Molti privati hanno già cominciato a cedere sui prezzi... fra non molto lo faranno anche i costruttori in massa e lì sono cavoli!

La mazzata arriverà con una tassa patrimoniale (camuffata con un altro nome) che sarà ferale per gli speculatori immobiliari.

E poi, tra 10 anni cosa dovrebbe accadere per far risalire i prezzi come prima: un nuovo miracolo economico stile anni '60?... e su quali basi macroeconomiche?

16 Dicembre 2010, 21:35

Il bello di questi forum è che c'è gente che sostiene la ripresa del mercato anche senza miracolo economico (ma senza parlare di miracolo, non si vede neanche una stabilità ma solo un peggioramento graduale ed inesorabile).... chissà chi se le compra le case e con quali soldi... ah sì... con le 800 euro al mese della cassa integrazione che finirà tra due anni

17 Dicembre 2010, 10:23

Il costo di una casa oggi come ieri è meglio valutarla su anni di stipendio... io mi compro case che costano 5/7 anni del mio stipendio... fate vobis!
La media degli italiano guadagna 15 mila euro... una coppia con 30mila disponibili dovrebbe puntare su una casa da 150/210 mila euro... mi sembra che con quella cifra oggi in provincia si spunta una bella casetta (certo ci si deve accontentare!!!)
Le famiglie che guadagnano 100/150 mila euro all'anno (e credetemi ce ne sono!!!) possono arrivare a spendere anche il milione!!!
Se gli stipendi calano... calerà anche il prezzo delle cAse... del pane... delle macchine... ma a parità di potere d'acquisto!!!
La crisi riequilibra tutte le cose... gli stipendi come i prezzo dei beni!

17 Dicembre 2010, 11:37

In reply to by anonimo (not verified)

Ci si deve accontentare ed anche parecchio.

In zone come quelle in cui lavoro con 150 mila euro si prendono appartamenti al centro storico o piccolissime nuove costruzioni. Bisogna anche considerare che per acquistare un immobile dal valore di 170 mila euro c'è bisogno di un anticipo contante tra caparra, compromesso e spese varie di circa 20 mila euro, che non sono proprio pochissimi.

L'ultima cosa venduta da me a 170 mila euro è stata una villetta a schiera di 65mq su 2 livelli e 80mq di giardino. Buste paga come indicate, mutuo trentennale da 720 euro al mese e anticipo di 30 mila euro. Io faccio questo lavoro, ma dissuado anche qualcuno dal comprare... non è morale una cosa del genere. A 350 mila euro in quel di zagarolo si vendevano ville di medio-alto standing (per citare il nostro caro rurale lol).

Lo scandalo vero poi sta nel fatto che la maggior parte degli alloggi in edilizia convenzionata (fatti appunto per permettere ai basso spendenti di comprare casa) sono acquistati nel 60% dei casi da famiglie agiatissime che li intestano ai figli come prima casa e poi le affittano care, rendendo il mercato ancora più avvelenato.

18 Dicembre 2010, 2:11

Comprare casa con 5-7 anni di stipendio lo farai tu ma non il 90% dei compratori, ormai si compra quasi esclusivamente con il mutuo trentennale.

18 Dicembre 2010, 20:59

E questo è solo l'inizio del disastro economico-finanziario che seppellirà il marciume speculativo capitalista. Mi spiace per voi, ma i poveri - in quanto tali - non potranno pagare debiti che lo stato ha fatto per soddisfare tutti i furfanti che avete eletto in parlamento, per tutte le tangenti e tanto meno per la vostra voglia di speculare. I debiti li pagherete voi... e sarà un distratto per la vostra esistenza di speculatori e di evasori fiscali. Altro che rialzo del mattone: sarà una carneficina per i possessori di immobili! LA repubblica: Roma - Dal settembre 2008, ovvero dall'inizio della crisi finanziaria internazionale, al settembre di quest'anno, l'indebitamento medio nazionale delle famiglie è cresciuto del 28,7%. E, allo stesso mese di settembre 2010, le famiglie italiane hanno accumulato un indebitamento medio che sfiora ormai i 20mila euro, per la precisione 19.491 euro, maturato a seguito dell'accensione di mutui per la casa, dai prestiti per l'acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili....continua

3 Gennaio 2011, 2:42

Non è che magari questo "bagno di sangue" è legato al fatto che tutta la classe politica e dirigente in periodi più felici ha perseguito con ostinazione e favorito con le poche risorse disponibili imprese con piani industriali senza prospettive, carrozzoni privati che speculano sui soldi pubblici, interessi privati di terzi e propri completamente incurante del grado di arretratezza italiano nei confronti della maggior parte dei paesi occidentali? l'ultimo esempio di questa incapacità nel gestire gli interessi italiani è legato alla recente fortissima campagna per il digitale terrestre ovvero una tecnologia nata obsoleta e la paradossale e ancora faticosa diffusione funzionale, capillare e a basso costo di internet tanto per i privati quanto per le aziende; opportunità storica mancata dalla nascita del web o comunque presa tardivamente rispetto a chi se ne è avvantaggiato per primo nel proprio sistema economico. Gli immobili, inoltre, soffrono anche della bassa natalità frutto dell'"europeizzazione" dei costumi italiani ma anche di politiche economiche e sociali scellerate che hanno oggettivamente impoverito più del 90% degli italiani nonostante il deficit pubblico sia aumentato in modo clamoroso frattanto.

9 Luglio 2011, 19:01

Mi sembra troppo catatrofico. In realtà chi scrive rappresenta un gruppo di industriali falliti che hanno sempre lucrato sui finanziamenti pubblici.
Per fortuna nostra e sfotunatamente per la sinistra, in Italia c'è ancora la piccola industria sana che cammina e produce.

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