Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, parlando di alternanza scuola-lavoro a Firenze, nel corso di un convegno sui fondi europei promosso dalla Regione Toscana, ha detto: "Un mese di vacanza va bene. Ma non c'è un obbligo di farne tre. Magari uno potrebbe essere passato a fare formazione. Una discussione che va affrontata". Guardando più in generale alle ferie che si fanno in Italia, qual è la situazione rispetto agli altri Paesi europei? Andiamo a scoprirlo.
Italia: quattro settimane + 10 giorni di festa. Nel nostro Paese il minimo di ferie retribuite è fissato a quattro settimane, alle quali si aggiungono le 10 festività nazionali e le feste indette dalle singole amministrazioni comunali.
Austria: cinque settimane + 13 festività nazionali. In Austria sono previste cinque settimane di ferie l'anno, bonus di sei giorni dopo i 25 anni di attività, 30 giorni per i "giovani lavoratori" e su richiesta due settimane di pausa in estate. A ciò si aggiungono le 13 festività nazionali obbligatorie e retribuite, un bonus vacanziero noto come "13esimo mese" e 2-3 giorni extra per tutti i dipendenti che prestano servizio nell'orario 22-5 di mattino. La legislazione austriaca prevede poi un minimo di 2,5 giorni di riposo per chi lavora da casa, con arrotondamento a tre giorni dopo i 25 anni di attività.
Portogallo: 22 giorni + 13 festività nazionali. Il Portogallo prevede un minimo di 22 giorni di ferie pagate l'anno. Ci sono poi le 13 festività nazionali, che sono pagate e obbligatorie, salvo recuperi con un giorno di bonus o il riconoscimento di un extra pari al doppio del salario ordinario.
Spagna: 30 giorni (22 pagati) + 12 festività nazionali. In Spagna ai 30 giorni di ferie annui (22 giorni lavorativi) si aggiungono le 12 festività nazionali, integrate da un massimo di due festività locali su giudizio delle amministrazioni. Sono previste poi due settimane di congedo per il matrimonio, l'adempimento di funzioni civili, attività sindacali e operazioni di trasloco.
Francia: 30 giorni "netti" + 1 festività nazionale (pagata). Le ferie francesi si dividono tra un minimo nazionale di 30 giorni l'anno e una fetta variabile che può essere determinata dalle scelte lavorative. Ulteriori benefit sono riservati ai dipendenti che optano per ferie fuori stagione, cioè in periodi diversi dall'estate: un giorno extra ogni tre-cinque giorni di vacanza fuori dall'estate e due giorni extra se se ne cumulano almeno sei. Ci sono poi le 11 festività nazionali, ma la retribuzione è attiva per il solo Primo Maggio.
Germania: 20/24 giorni + 1 festività nazionali + festività locali. In Germania le ferie variano con l'età dei lavoratori. Il minimo nazionale di 24 giorni sale a 30 per i lavoratori sotto i 16 anni, a 27 per quelli sotto ai 17 anni e a 25 fino al raggiungimento della maggiore età. L'unica festività nazionale pagata è il 3 ottobre, il Giorno dell'Unità tedesca.
Belgio: 20/24 giorni + 10 festività pubbliche. In Belgio il diritto alle ferie scatta dopo i primi 12 mesi di contratto, quando per tutti i lavoratori assunti si prevede un minimo di 24 giorni per la settimana lunga (lunedì-sabato) e di 20 per la settimana corta (lunedì-venerdì). Le festività nazionali sono 10, tutte obbligatorie e retribuite.
Irlanda: quattro settimane + 9 festività pubbliche. Il minimo nazionale di ferie è stabilito in quattro settimane per ogni anno che abbia registrato (almeno) 1.365 ore lavorate. In alternativa, i giorni di riposo possono essere calcolati come un terzo della settimana lavorativa con un minimo di 117 ore o l'8% delle ore nell'arco di 12 mesi. Le festività nazionali sono nove.
Gran Bretagna: 28 giorni. Il totale delle ferie disponibili è calcolato con la moltiplicazione dei giorni della settimana lavorativa, da lunedì a venerdì, per il valore di 5,6. Lo stesso vale per il part time, ma non per la settimana lunga: se si lavora da lunedì a sabato, il monte di ferie pagate resta fisso a 28 giorni.
Norvegia: 21-25-31 giorni + 2 festività pubbliche. La Norvegia prevede una base annua di giorni di ferie che oscilla tra un minimo di 21 giorni, una media di 25 fissata dalle contrattazioni collettive e un trattamento particolare (31 giorni) per i lavoratori over 60. Al calendario si aggiungono due giorni di festa pagati: il 1 maggio e il 17 maggio, il Giorno della Costituzione Danese firmata nella stessa data del 1814.
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