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Quello delle pensioni è un terreno sul quale il governo sembra intenzionato ad apportare delle modifiche. Ma quali sono le possibilità attualmente in vigore per anticipare l’uscita dal mercato del lavoro? Andiamo a scoprirle.

Opzione donna – L’articolo 1, comma 9, della legge 243 2004 consente alle lavoratrici di anticipare l’uscita dal lavoro al perfezionamento di 57 anni di età (58 per autonomi) e 35 anni di contributi optando per il sistema di calcolo dell’assegno basato esclusivamente sul sistema contributivo. Il diverso sistema di calcolo comporterà tuttavia una penalità che ci si porterà per sempre sull'assegno. Tale opzione può poi essere esercitata a condizione che la data di decorrenza della prestazione pensionistica si apra entro il 31 dicembre 2015.

Versamento dei volontari – La prosecuzione volontaria del versamento dei contributi può essere utile ai soggetti prossimi alla pensione che non sono risultati salvaguardati dalle norme fino ad oggi approvate e che sono senza occupazione, ma hanno sufficienti risorse economiche per pagarsi la pensione. Tale opzione è riservata a tutti i lavoratori dipendenti, autonomi o pubblici a condizione che rispettino alcuni requisiti minimi di contribuzione. L'importo minimo da versare parte da poco piu di 3mila euro annui, ma varia a seconda delle ultime retribuzioni versate.

Riscatto – Il riscatto può essere utilizzato per coprire di contribuzione gli anni del corso legale degli studi universitari e talvolta anche per il periodo di congedo parentale, il servizio civile o il lavoro all’estero. Il riscatto è una procedura onerosa, ma è possibile beneficiare di particolari agevolazioni fiscali.

Maggiorazioni convenzionali – I lavoratori invalidi con oltre il 74%, se fanno domanda, possono ottenere un abbuono contributivo pari a 2 mesi per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, entro un massimo di cinque anni.

Contribuzione in più casse – Se il lavoratore è iscritto a due o più gestioni previdenziali - ad eccezione delle casse professionali - può cumulare gratuitamente tali contributi per conseguire un’unica pensione (ma solo di vecchiaia).

Ricongiungere a pagamento i versamenti effettuati in diverse gestioni previdenziali in un’unica gestione – La ricongiunzione è esercitabile sia dai lavoratori dipendenti che dagli autonomi e professionisti (ad eccezione però degli iscritti alla gestione separata) con un onere che può essere rateizzato.

Maturare la pensione di vecchiaia o di anzianità in regime di totalizzazione – L’istituto interessa tutte le gestioni previdenziali comprese le casse professionali e la gestione separata Inps. La totalizzazione è completamente gratuita e non trasferisce i contributi da una gestione all’altra. Il calcolo però viene effettuato con il sistema contributivo e, quindi, può comportare una decurtazione nel trattamento economico erogato.

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