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Come devono comportarsi i neo papà che decidono di accedere al congedo di paternità nel 2020? Vediamo insieme le istruzioni dell’Inps.

La legge di Bilancio 2020 ha stabilito che chi diventa papà dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020 può astenersi dal lavoro per sette giorni retribuiti con il 100% della retribuzione (naturalmente, in presenza di un contratto di lavoro dipendente) più un ulteriore giorno facoltativo da utilizzare in alternativa con la mamma. Non è molto, ma si è con questo ampliato il congedo di paternità dagli iniziali due giorni previsti nel 2012, che entro il 2022 dovranno arrivare a dieci secondo disposizioni europee. I giorni di congedo di paternità potranno essere fruiti durante o dopo quello di maternità anche nel caso in cui la madre dovesse rinunciare al proprio congedo.

Come procedere quindi per accedere al congedo di paternità?

  • La richiesta deve avvenire entro i cinque mesi della nascita del figlio (o della data di adozione o affidamento), e almeno 15 giorni prima del periodo entro cui si vuole usufruire del congedo. Chi sia diventato padre entro la fine del 2019, pur considerando il termine dei cinque mesi, potrà avere diritto solo a cinque giorni di congedo;
  • In caso di pagamento di indennità da parte dell’Inps, la richiesta di congedo va fatta all’Inps; altrimenti la richiesta va presentata al datore di lavoro, che a propria volta presenterà la documentazione sulle giornate effettivamente fruite;
  • Per quanto riguarda i padri dipendenti da amministrazioni pubbliche e del settore agricolo, ci sono norme specifiche.

In genere, per le modalità di domanda occorre fare riferimento alle istruzioni fornite dalla circolare Inps n. 40/2013. Le regole per presentare domanda restano pure invariate come indicate nel messaggio INPS numero 679 del 21 febbraio 2020.

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