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Dal 17 agosto torna possibile per le aziende licenziare i lavoratori, dopo il blocco imposto per arginare le conseguenze economiche del covid. Ecco in quali casi da oggi è possibile licenziare.
- Cessazione dell’attività dell’impresa: esclusi dallo stop ai licenziamenti post covid i casi motivati dalla chiusura definitiva delle attività dell’impresa.
- Incentivo all’esodo: Si può tornare a stringere con i lavoratori accordi di accompagnamento all’uscita dal rapporto di lavoro, che comportano un licenziamento con Naspi e incentivo all’esodo da parte del datore di lavoro.
- Fallimento senza esercizio provvisorio: La legge dopo il 17 agosto prevede la possibilità di licenziare in caso di fallimento se non è previsto l’esercizio provvisorio dell’impresa, anche solo per i rami d’azienda parzialmente esclusi dall’esercizio provvisorio.
- Termine della cassa integrazione: al termine delle 18 settimane di Cig è possibile licenziare il lavoratore.
- Esonero contributivo: se l’azienda non usufruisce della Cig ma opta per l’esonero contributivo fino a 4 mesi, non può licenziare fino al termine dell’esonero stesso.
- Modifica strutturale dell’organizzazione: no allo stop dei licenziamenti se questi sono funzionali alla ristrutturazione dell’organizzazione dell’azienda.
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