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Le novità per la cassa integrazione 2022 contenute nella legge di Bilancio
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La legge di Bilancio interviene anche in materia di ammortizzatori sociali, con importanti novità per quanto riguarda la cassa integrazione 2022. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Proroga cassa integrazione ordinaria

Per quanto riguarda la CigO (cassa integrazione ordinaria), la legge di Bilancio 2022 non introduce particolari novità. Non cambia nulla rispetto a quanto accaduto finora, visto che la durata massima è di 52 settimane nel biennio mobile e si versa l'1,70%. Aderiscono l'industria sopra i 15 dipendenti e gli edili.

La legge di Bilancio fa sì che la cassa integrazione ordinaria tuteli anche i lavoratori a domicilio (finora esclusi), i lavoratori con contratto di lavoro di apprendistato senza distinzioni (finora è limitata al solo apprendistato professionalizzante). Inoltre, il requisito lavorativo richiesto passa da 90 a 30 giorni e viene eliminato il limite più basso dell'importo per il trattamento di integrazione.

Cassa integrazione straordinaria

La legge di bilancio 2022 estende la CigS (cassa integrazione straordinaria) a tutte le imprese sopra i 15 dipendenti (attualmente è prevista solo per quelle dai 15 dipendenti in su solo per l'industria e dai 50 in su nel commercio).

Le aziende che hanno tra 15 e 50 dipendenti aderenti al Fis (fondo di integrazione salariale), escluse quelle che hanno un fondo bilaterale di categoria, oltre alla nuova aliquota Fis pari allo 0,80%, dovranno versare anche un altro 0,90% di CigS (di cui lo 0,30% a carico del lavoratore), per un totale di 1,70%.

La durata fissata dalla legge di Bilancio per la cassa integrazione straordinaria è di massimo 24 mesi nel quinquennio mobile. Sono anche previsti 12 mesi ulteriori per sostenere le transizioni occupazionali. Ulteriori 52 settimane, poi, possono essere richieste solo nel biennio 2022-23 per le imprese del settore industriale per riorganizzazione e situazioni di particolare difficoltà economica.

Fondo integrazione salariale

Il Fis (fondo integrazione salariale) con la legge di Bilancio diventa obbligatorio per tutte le piccole imprese da 1 a 15 dipendenti non coperte da Cigo, Cigs e viene reso strutturale. Basta la presenza di un solo dipendente a far scattare l'obbligo di iscrizione al Fis o, in alternativa, al Fondo di solidarietà bilaterale (ne esistono 18 per altrettanti settori di riferimento). Oggi l'obbligo è solo sopra i 5 dipendenti nei settori senza cassa integrazione.

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