I contributi volontari sono una soluzione che consente ai lavoratori di poter raggiungere determinati obiettivi. In questo articolo, scopriremo quali e in che modo.
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Il versamento dei contributi ha come finalità quella di consentire al lavoratore di raggiungere la contribuzione necessaria per conseguire il diritto alla pensione. Quando un dipendente ha un contratto di lavoro in essere con un’azienda, è quest’ultima a versare i contributi previdenziali obbligatori. In questo caso, il datore di lavoro andrà a versare sia la parte che spetta all’azienda sia quella che spetta al dipendente. Nel caso in cui il rapporto di lavoro cessi, i contributi previdenziali versati dall’azienda terminano. In questo caso, il lavoratore ha l’autorizzazione da parte dell’INPS di effettuare il versamento dei contributi volontari.

Contributi volontari INPS: cosa sono

contributi volontari sono dei versamenti che si effettuano all’INPS da parte di coloro che desiderano garantirsi una copertura previdenziale. Tali contributi, hanno la finalità di andare a colmare quelle eventuali lacune contributive o di raggiungere i requisiti necessari per la pensione.

Un’alternativa valida soprattutto nel caso in cui il lavoratore si trova in stato di disoccupazione e ha tutto l’interesse di raggiungere la quota di contribuzione prevista per poter accedere alla pensione. Soprattutto in quest’ultimo caso, i versamenti dei contributi, essendo spontanei, possono essere anche di breve durata. Come spiega l'INPS, ci sono anche quei contribuenti che smettono di lavorare e pagano i contributi volontari pur di raggiungere i requisiti necessari per la pensione.

Per quanti anni si possono pagare i contributi volontari?

Prima di domandarsi per quanti anni si possono versare i contributi volontari, è fondamentale capire quali siano i requisiti per poter inviare all’INPS. Essi sono i seguenti:

  • essere in possesso di almeno cinque anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili) a prescindere dalla collocazione temporale dei contributi versati;
  • almeno tre anni di contribuzionenei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.

Se si rispettano tali requisiti, è possibile presentare domanda all’INPS per il versamento dei contributi volontari. Solo in questo caso, in base alla propria posizione contributiva e pensionistica si può comprendere l’arco temporale necessario dei suddetti versamenti.

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Quanto costa versare uno, due o cinque anni di contributi?

Una volta compreso il significato dei contributi volontari e di quali siano i requisiti indetti dall’INPS per poterli inoltrare all’istituto stesso, è giusto anche comprendere il costo dei suddetti nel breve e nel medio periodo. Ad esempio, qual è il costo dei contributi volontari di un anno, di due anni e di cinque anni? Le tabelle dei contributi volontari INPS proverà a far luce proprio su tale aspetto:

ARTIGIANI

CLASSI DI REDDITO

REDDITO MEDIO IMPONIBILE

CONTRIBUZIONE MENSILE AL 24%

CONTRIBUZIONE MENSILE AL 23,25%

Fino a € 17.504

€ 17.504

€ 350,08

€ 339,14

Da € 17.505 a € 23.285

€ 20.395

€ 407,90

€ 395,16

Da € 23.286 a € 29.066

€ 26.176

€ 523,52

€ 507,16

Da € 29.067 a € 34.847

€ 31.957

€ 639,14

€ 619,17

Da € 34.848 a € 40.628

€ 37.378

€ 754,76

€ 731,18

Da € 40.629 a € 46.409

€ 43.519

€ 870,38

€ 843,19

Da € 46.410 a € 52.189

€ 49.300

€ 986,00

€ 955,19

Da € 52.190

€ 52.190

€ 1043,80

€ 1011,19

COMMERCIANTI

CLASSI DI REDDITO

REDDITO MEDIO IMPONIBILE

CONTRIBUZIONE MENSILE AL 24,48%

CONTRIBUZIONE MENSILE AL 23,73%

Fino a € 17.504

€ 17.504

€ 357,09

€ 346,15

Da € 17.505 a € 23.285

€ 20.395

€ 416,06

€ 403,32

Da € 23.286 a € 29.066

€ 26.176

€ 534,00

€ 517,64

Da € 29.067 a € 34.847

€ 31.957

€ 651,93

€ 631,95

Da € 34.848 a € 40.628

€ 37.738

€ 769,86

€ 746,27

Da € 40.629 a € 46.409

€ 43.519

€ 887,79

€ 860,59

Da € 46.410 a € 52.189

€ 49.300

€ 1.005,72

€ 974,91

Da € 52.190

€ 52.190

€ 1.064,68

€ 1.032,06

GESTIONE SEPARATA

 

MINIMO ANNUO

MENSILE

PROFESSIONISTI

€ 4.376,04

€ 364,67

COLLABORATORI E ALTRI ISCRITTI

€ 5.776,32

€ 481,36

Con le tabelle dei contributi volontari INPS, si ha modo di comprendere, in base alle classi di reddito o ai compensi percepiti, l'importo del contributo volontario dovuto.

Chi può pagare i contributi volontari?

Nell’ipotesi in cui si voglia effettuare un versamento di un contributo volontario, come si può esser certi di rientrare nella categoria di persone che può esercitare tale diritto? Prima di comprendere se si rientra nei canoni indetti dall’INPS, bisogna capire se si rientra in una delle seguenti categorie di lavoratori:

  • dipendenti o autonomi non iscritti all’INPS o ad altri enti previdenziali;
  • parasubordinati non iscritti a Gestione Separata o ad altre forme di previdenza;
  • autonomi non iscritti alla cassa di previdenza del proprio albo di appartenenza.

Una volta compreso in quale categoria si rientra, è fondamentale risultare sospesi o disoccupati prima di fare richiesta di contributi volontari. Inoltre, tali versamenti possono essere interrotti in qualsiasi momento e ripresi anche successivamente.

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Come pagare i contributi che mancano alla pensione? 

Finora si sono analizzate le modalità dei singoli contributi volontari al fine di raggiungere nel tempo il reddito da pensione. Se invece, si fosse consapevoli che pagandoli tutti insieme si potrebbe raggiungere subito tale traguardo, come si potrebbe fare? Premesso che è sempre necessario rispettare tutti i requisiti sopra descritti per andare in pensione, si potrebbero versare tutti i contributi volontari insieme, pagandoli in un’unica soluzione o a rate.

Come si calcolano 20 anni di contributi volontari?

Dopo aver versato per anni i contributi volontari, è anche logico chiedersi quanto si può prendere di pensione dopo 20 anni. Per effettuare un calcolo preciso sull’ammontare della pensione dopo tale lasso di tempo di contributi, bisogna conoscere l’aliquota applicata, che nel caso del sistema retributivo è pari al 2%. In questo caso, la pensione riconosciuta sarà pari al 40% della retribuzione media degli ultimi anni.

Contributi volontari INPS per dipendenti pubblici e disoccupati

Fin qui si è parlato dei contributi volontari che vengono versati da dipendenti privati e autonomi ma come funziona invece per la categoria dei dipendenti pubblici? I contributi volontari INPS per dipendenti pubblici vengono versati su domanda dell’iscritto che vuole proseguire la contribuzione per raggiungere il diritto alla pensione.

I requisiti per potervi aderire sono i seguenti:

  • sono richiesti almeno cinque anni di contribuzione effettivamente versata, oppure tre nei cinque anni precedenti la domanda;
  • riduzione del requisito minimo contributivo da tre a un anno in caso di lavori discontinui, stagionali o temporanei;
  • non è ammessa la prosecuzione volontaria, se il contribuente risulta iscritto parallelamente anche ad altre forme di previdenza obbligatoria.

Inoltre, l’importo dei contributi viene determinato dall’INPS Gestione dipendenti pubblici e i versamenti devono essere effettuati entro il trimestre successivo rispetto a quello di riferimento.

Un discorso leggermente diverso va fatto per i contributi volontari INPS per i disoccupati. In questo, nel periodo in cui si percepisce la Naspi, deve essere rilasciata l'autorizzazione al versamento dei contributi volontari. Solo dopo aver ottenuto la suddetta autorizzazione, il contribuente potrà procedere.

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