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Affitto con riscatto, chiavi dell'immobile
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Il property management in Italia sta vivendo una fase di profonda evoluzione, con nuove sfide e opportunità che richiedono competenze sempre più specializzate e una visione strategica per affrontare le trasformazioni del mercato immobiliare. Nel 2024, l'Italia ha registrato un aumento del 41% nei volumi di transazione immobiliare rispetto all'anno precedente, segnando la crescita più alta in Europa. Tre sottosettori stanno emergendo come trainanti: la logistica, l'hotellerie di lusso e il living, con particolare attenzione alle soluzioni di co-living. I dati di Wyser.

Sostenibilità e innovazione tecnologica: i nuovi driver del mercato

La crescente attenzione alla sostenibilità, sostenuta anche dalle normative europee, sta ridefinendo il mercato immobiliare. Attualmente, il 34% dei venditori privilegia immobili ad alta efficienza energetica (classi A–D), e il 75% dei proprietari ha già avviato o pianifica interventi di efficientamento. Questo trend coinvolge sia il settore residenziale che asset come uffici e logistica, dove la sostenibilità incide direttamente sull'attrattività per i tenant e sulla redditività degli investimenti, con canoni di locazione che possono crescere fino al 30% per gli immobili green.

Parallelamente, emergono nuovi modelli abitativi più flessibili e orientati al benessere. Il co-living si afferma come risposta innovativa per studenti, giovani professionisti e senior, grazie a spazi condivisi progettati per lo smart working o il fitness domestico.

La digitalizzazione sta rivoluzionando la gestione degli immobili: l'integrazione di intelligenza artificiale, IoT e soluzioni cloud migliora l'efficienza operativa, rendendo possibile una manutenzione predittiva e un monitoraggio continuo, a beneficio di tenant e property manager.

Il ruolo strategico del Property Manager

"L'evoluzione del mercato immobiliare non riguarda solo asset e investimenti, ma sta ridefinendo profondamente anche le competenze richieste ai professionisti del settore. In particolare, la figura del property manager sta assumendo un ruolo sempre più strategico nella gestione e valorizzazione degli asset. Le piazze principali restano Milano, Roma e Torino, ma al Sud troviamo realtà con alto potenziale come Napoli e Bari", spiega Marinella Sartori, AD di Wyser.

L'introduzione, proprio quest'anno, di un codice ATECO dedicato rappresenta un passaggio fondamentale verso la piena professionalizzazione del ruolo. Un riconoscimento formale che chiarisce competenze e responsabilità, consolidando l'identità di un profilo ormai imprescindibile per un settore in rapida evoluzione.

Un settore in evoluzione: competenze e dinamiche

La professione del property manager in Italia si caratterizza per un buon equilibrio di genere: secondo l'osservatorio di Wyser, 55% uomini e 45% donne. Si tratta di una carriera che ancora oggi ha alle spalle studi economici, ma si vedono i primi professionisti con un background in studi ambientali o in informatica. Cresce la domanda di competenze analitiche, in linea con le due principali transizioni – green e tecnologica – che stanno rivoluzionando il settore immobiliare.

Considerando i principali player del mercato, il turnover è abbastanza contenuto, con poco più di 3 anni di permanenza nella medesima società.

Segmenti di mercato: nuove sfide e opportunità

  • Logistica: non è più solo gestione operativa, ma consulenza ad alto valore aggiunto. Il property manager diventa un partner in grado di integrare le esigenze dei tenant con obiettivi di sostenibilità e performance. Occorrono una solida preparazione tecnologica, una mentalità data-driven e conoscenze in ambito green per valorizzare asset complessi e prevedere l'evoluzione della domanda.
  • Hospitality di lusso: qui la gestione immobiliare si intreccia con l'esperienza dell'ospite. L'utilizzo di smart technology consente di personalizzare ambienti e servizi, mentre l'analisi dei big data permette di ottimizzare occupancy e pricing. La progettazione di spazi inclusivi, sostenibili e orientati al benessere rappresenta ormai uno standard atteso.
  • Nuovi modelli abitativi (co-living, student housing, senior living): in crescita in tutta Europa, rappresentano asset class emergenti con dinamiche peculiari. Il property manager, in questi contesti, deve unire competenze gestionali a capacità relazionali, affiancando alla cura dello spazio la gestione della comunità. Digitalizzazione degli accessi, servizi condivisi, benessere e ascolto diventano elementi centrali del ruolo.

Formazione e prospettive future

"La figura del property manager è oggi chiamata a un'evoluzione profonda: servono nuove competenze per restare competitivi e guidare la trasformazione in atto nei diversi segmenti del mercato. La formazione diventa così un asset strategico per sviluppare profili capaci non solo di adattarsi, ma di anticipare le tendenze future e assumere ruoli a crescente contenuto decisionale", commenta Sartori. "In questo contesto anche il nostro ruolo sta cambiando: siamo sempre più impegnati nell'identificare professionisti in grado di integrare competenze tecniche – in primis, ambientali e digitali – e relazionali, fondamentali per affrontare le sfide di un mercato in rapido cambiamento. Guardando al 2025, ci aspettiamo che, nonostante il ridimensionamento degli incentivi all'edilizia residenziale, l'implementazione del PNRR e il progressivo calo dei costi di finanziamento possano sostenere nuovi investimenti, rafforzando ulteriormente la domanda di profili ad alto valore aggiunto."

 

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