Non si arresta la crisi della domanda dei mutui nel nostro paese. Sebbene il calo della richiesta abbia registrato una lieve riduzione nel mese di agosto (-39%) rispetto al -44% di luglio, il dato relativo ai primi otto mesi dell'anno si attesta ad un significativo -44%
L'analisi dell'andamento della domanda dei mutui nei primi due quadrimestri dell'anno, mette in evidenzia come solo il 2012 abbia fatto registrare un calo così rilevante. Nel 2011, infatti, il calo era stato del 10%, nel 2010 del 3%, mentre nel 2009 si registrò un aumento del 4%
Per quanto riguarda la durata dei muti, la distribuzione non registra sostanziali variazioni: le classi inferiori ai 20 anni risultano in aumento, mentre quelle oltre i 20 anni sono in calo. Quella maggiormente richiesta dalle famiglie resta la classe compresa tra i 25 e i 30 anni
Per quanto riguarda la distribuzione dell'importo, continua lo spostamento verso gli importi più bassi. Le uniche fasce di domanda che aumentano sono infatti quelle fino ai 1000 euro
34 Commenti:
Molto bene si fanno la metà dei mutui e quelli che si fanno con importi più bassi, moltissime agenzie immobiliari stanno chiudendo. Il mercato immobiliare si sta lentamente normalizzando e chi deve vendere si adegua
Alle nuove disponibilità finanziarie.
Il mercato sino ad ora è sceso in termini nominali del 10%e in termin reali del 16%.
Il puntio è sapere cosa sarà, dove atterrerà.
I manuali insegnano che le case calano sempre quando c'è una forte recessione.
Inoltre il prezzo delle case deve essere proporzionato ai redditi.
Se una casa per la quale a Roma oggi chiedono 500mila (un 90-100m nel semicentro), venisse posta sul mercato a 450mila andrebbe a ruba?
Non credo proprio.
Anbrebbe a ruba a 400mila? neanche
Considerando le proporzioni di invenduto, è evidente che attendersi cali in termin reali del 20% è abbastanza realistico.
Secondo voi quale è la dimensione del calo che ci attende? Di quanto devono scendere gli immobili perchè si riattivi la domanda e assorba l'invenduto?
Di quanto dovrebbero calare i prezzi per rilanciare il settore? a mio modesto avviso una semicentrale a Roma ad esempio zona marconi, in palazzina immersa tra smog, rumore e caos, non dovrebbe superare i 1700 e/mq...
Ed una, invece, nell'hinterland romano, dove l'aria magari è più pulita, non c'è caos, ma l'acqua è carica di arsenico e contaminata da discariche non troppo lontane; i trasporti per Roma sono praticamente dei carri bestiame che funzionano un giorno sì e due no ed i furti negli appartamenti ubicati nei grandi agglomerati dormitorio o villette a schiera (disabitate durante tutta la giornata lavorativa) sono all'ordine del giorno, quanto dovrebbero valere ? 500 Euro al mq ?
500?? mmmmm..esagerato..1000 può andar bene!!! :)
Ok...vada per 1000 nell'hinterland e 1.700 nel semicentro :-)
Ovviamente i mattonari ti prenderanno per pazzo per aver detto questo.
Ma, se il prezzo di una buona costruzione in categoria "a" è oggi intorno a 1.000 euro al mq + il terreno, perché mai si dovrebbero superare i 1.500 euro al mq in ogni parte d'Italia.
Ah, quello che aumento è il prezzo del terreno?!... ma il terreno dovrebbe costare solo prezzo di terreno agricolo + l'urbanizzazione e certo non si arriva a 500 euro al mq, soprattutto se in ogni mq ci costruiscono 10 piani.
La realtà è che con la scusa del prezzo del terreno i costruttori/speculatori triplicano i prezzi delle case.
Nella mia zona costruire come dici tu costa (x le case singole almeno 1.500€/mq)
I terreni a trovarli agricoli, devi andare in mezzo al nulla, ma guarda che non puoi comprarlo dove vuoi e trasformarlo in residenziale... e se l area in cui si trova ha già in previsione di diventarlo vedrai che il proprietatio te lo vende già a prezzi più alti
Oh, io vivo in un paese sulle sponde del lago di garda... sicuramente in Calabria le cose saranno diverse
Diciamo che 1700 al mq è anche troppo, a mio avviso.
Zone veramente ignobili come centocelle, ad esempio, finiranno per calare a massimo 1000/1100 al mq.
Che poi, se andiamo a ben vedere è un valore vicino al prezzo pre-bolla, e valore tutto sommato accettabile.
Di certo, quello che non è accettabile, è vedere ancora migliaia di annunci di tuguri biloculi di 60 mq a 240.000/260.000 euri.
La gente, è inutile starci a girare attorno, ormai non ha la minima idea del valore reale del denaro: 260.000 euri sono una montagna di soldi per un uomo qualunque con uno stipendio medio-basso da 1300 al mese. E con 250.000 euri, diciamolo una volta per tutte, si potrebbe anche iniziare a rilevare una piccola azienda di software mobile di 3-4 persone, che fattura almeno il doppio dell'investimento.
Ma da un paese dove ancora si continua a ripetere che 'l'edilizia è il volano dell'economia', cosa ci si può aspettare?
Se i geni bocconiani non ci mettono la solita manona pelosa (stavolta però ne dubito), e se l'andamento continua ad essere questo, si arriverà ad un -40% delle compravendite entro, massimo, il primo trimestre del 2013.
Difficile dire di quanto scenderanno i prezzi, visto che la bolla è stata a macchia di leopardo e quindi i cali saranno di conseguenza a macchia di leopardo, ma da una media del 16%/-20% si dovrebbe arrivare ad un -20%/-30% per la fine del primo semestre del 2013.
L'eventuale dismissione dei patrimoni statali, unita alla centinaia di migliaia di case in mano alle banche già pignorate (che verranno faticosamente messe all'asta), in combinazione con un invenduto di oltre 1.200.000 unità presuppone un calo che durerà anni, se non oltre un decennio pieno.
Bisognerà vedere anche come andrà la disoccupazione (per ora tragica, che peggiorerà sicuramente nel prossimo biennio), l'indebitamento complessivo delle famiglie, cosa deciderà la bce sull'inflazione e, dulcis in fundo, se decideranno di svalutare un po' l'euro (germania permettendo).
L'andazzo è che l'euro sopravviverà ad ogni costo, ma a scapito di una svalutazione più o meno marcata (i debiti di francia, Italia, grecia, spagna, irlanda ed altri non permettono altrimenti, checché ne dica la merkel).
Se l'euro di svaluterà entro il prossimo biennio, è probabile che i salari aumentino un poco si, ma a scapito di un'inflazione maggiore. Quindi, potere d'acquisto sempre lo stesso, se non peggiore.
I cali previsti son comunque quelli che ho esposto sopra.
Questo, ripeto, salvo che l'andamento sia questo e che nessuno entri a turbare ulteriormente il mercato.
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