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Perché la rata del mutuo può aumentare e come fare per evitarlo
Come evitare l'aumento della rata del mutuo pixabay

Tira aria di rialzo per i tassi di interesse dei mutui. L’inflazione rende legittimo interrogarsi sulla possibile crescita delle rate del mutuo ed è facile farsi spaventare da notizie di questo tenore quando sei sul punto di firmare uno dei contratti più importanti della vita: quello del finanziamento per acquistare una casa. idealista/news ha quindi cercato di capire, con l’aiuto di un esperto, quale mutuo scegliere per limitare il rialzo delle rate. Ecco cosa abbiamo scoperto.

Tassi di interesse e rate dei mutui

Al di là dell'importo che la banca ci finanzierà, il tasso di interesse sul mutuo che dobbiamo pagare, le polizze assicurative, le commissioni o le spese che dobbiamo sostenere per ottenere il prestito, è necessario porre attenzione ad un fattore determinante: quanto può diventare più onerosa la rata mensile di un mutuo variabile se i tassi di riferimento salgono.

Secondo i calcoli di ING, riportati da idealista/news Espana, ad esempio, un aumento di mezzo punto dell'Euribor si traduce in un aumento di 30 euro al mese della rata del prestito per un mutuo medio.

Facciamo un esempio pratico. Per un mutuo di 25 anni da 150.000 euro e tasso di interesse Euribor + 1%, la rata attuale sarebbe di circa 530 euro al mese. Ma immaginiamo che passi qualche anno e il capitale residuo sia già intorno agli 80.000 euro, mancano circa 12 anni per finire di pagare e l'Euribor è al 2%. In tal caso, il tasso di interesse sarebbe del 3% (compreso il differenziale) e la commissione supererebbe i 644 euro. Ciò significherebbe pagare il 21% in più di quota rispetto al livello attuale, che potrebbe ridurre la loro capacità di consumare e risparmiare. 

Tassi di interesse sul mutuo, andamento nel 2021

Nel 2021 i tassi di interesse dei mutui hanno iniziato a mostrare l’intenzione di rialzare la testa, ma siamo ancora ben lontani da situazioni vissute anni fa, in cui si pagavano senza battere ciglio mutui che costavano oltre l’8 per cento, considerate tutte le spese.

Facile.it rileva che “nel corso del 2021, l’Eurirs (tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso) ha avuto un andamento altalenante e, comunque sia, considerando l’indice a 25 anni, è passato dal -0,02% degli inizi di gennaio 2021 all’attuale (4 novembre) 0,40%, determinando una lieve crescita dei tassi applicati dalle banche. L’Eurirs  è inoltre legato, oltre che ai Bund tedeschi, anche all’andamento dell’inflazione che,  dell’Eurozona, sta registrando un forte aumento, soprattutto a causa dei rincari energetici: a settembre la crescita media su base annua è stata del +3,4% mentre in Italia lo stesso dato è pari al +2,5%. L’aumento dell’inflazione fa perciò temere ulteriori rialzi dell’indice nei prossimi mesi”.

Per quanto riguarda invece il tasso di riferimento dei mutui a tasso variabile, l’Euribor, sempre per Facile.it i valori restano ai minimi storici da oltre cinque anni.  “L’Euribor a 3 mesi, ad esempio, era pari a -0,56% agli inizi di gennaio 2021 ed è pari al -0,57% oggi. Gli analisti stimano tuttavia che anche l’Euribor, da qui a settembre 2023, potrebbe crescere attestandosi sullo 0,3%, il ché determinerebbe anche una crescita dei tassi variabili”.

Secondo Mutuionline, la media dei tassi per i mutui a 20 e 30 anni ad ottobre si attestava all'1,15% (contro l'1,53% del 2019), mentre i tassi variabili si attestano stabilmente intorno allo 0,76%. 

Rate del mutuo, sono davvero in aumento?

Considerato quanto sopra, oltre alle parole di Christine Lagarde, governatrice della Bce, che ha assicurato il proseguimento di una politica di tassi bassi che al momento non si ha intenzione di interrompere, non si ha ragione di credere che il momento non sia ancora favorevole per stipulare un mutuo con rate convenienti. Del resto, anche quando i tassi cominceranno effettivamente a salire, non si tratterà di un processo repentino; quindi il ritorno ai tempi in cui il mutuo costava l’8 per cento possono dirsi ancora ragionevolmente assai lontani.

“Si parla di un aumento dei tassi Bce probabilmente nel 2022”, nota Stefano Grassi, presidente di Affida. “Non credo che il cambiamento sia imminente visto quanto dichiarato da Christine Lagarde, e non credo nemmeno che la minaccia di stagflazione (inflazione senza crescita), per ora verificatasi solo con la crisi degli anni ’70, sia concreta. Si tratta invece di una situazione straordinaria, conseguenza evidentemente della pandemia, il che fa pensare che prima o poi i rialzi dei prezzi si adegueranno alla crescita mondiale, per stimolare la quale l’aumento dei tassi deve necessariamente essere cauto”.

Mutui, spread bancari in aumento

L’aumento dei tassi, peraltro, sarebbe quasi desiderato dalle banche, le quali al momento, sui mutui, guadagnano ben poco e stanno cominciando quindi a rivedere al rialzo, seppur lievemente, i loro spread.

“Per lungo tempo abbiamo avuto tassi dei mutui talmente bassi che, per farsi concorrenza, le banche hanno dovuto giocare al ribasso degli spread, per approfittare soprattutto della spinta alle surroghe e alle sostituzioni. Ora però questa spinta si è raffreddata e le banche stanno cominciando a ritoccare al rialzo gli spread bancari per i nuovi contratti. Ma è una dinamica “sana”, - spiega Grassi; - in questo modo le banche si invogliano maggiormente ad erogare finanziamenti, poiché intravvedono ricavi superiori”.

Ad ogni modo, non è ancora il caso di parlare di rate in rialzo significativo. “Ancora oggi, pur con i tassi e gi spread in lieve aumento, il mutuo si può considerare poco più che una semplice dilazione di pagamento. I tassi non eccedono l’1 o il 2 per cento di interesse, mentre prima del 2008 parlavamo di un Euribor oltre il 5 per cento con spread bancari vicini al 2 per cento. Fino a che restiamo sui livelli odierni, il mutuo per l’acquisto casa sarà sempre conveniente”.

Fisso o variabile: come scegliere il tasso mutuo giusto

Per meglio rendersi conto di quale sia il tasso migliore per il proprio mutuo, occorre consultare molto bene il foglio informativo fornito dalla banca, che contiene tutte le informazioni specifiche dell’offerta di mutuo bancario, nonché il modulo European Standard Information Sheet (ESEIS), che include le condizioni generali del prestito: il tasso di interesse, la durata del mutuo, il numero di rate, l'importo di ciascuna rata, i bonus di cui il cliente ha usufruito (ad esempio che la stipula di un'assicurazione riduca lo spread), commissioni (ad esempio, per il rimborso anticipato, parziale o totale), nonché le conseguenze di un inadempimento.

Fatti i dovuti confronti e scelte le condizioni migliori, si può stabilire quale sia il mutuo più adatto a noi. Quale consiglio quindi sulla scelta del mutuo oggi, con gli attuali rialzi dei tassi fissi e le prospettive di rialzo anche dei variabili? “Al momento i tassi fissi sono in rialzo ma ancora convenienti, - risponde Stefano Grassi. – D’altro canto i variabili sono ad oggi ancora molto convenienti, con tasso Euribor ancora negativo, ma nei prossimi anni vedranno senz’altro dei rialzi. Quindi consiglierei la scelta o di un tasso fisso o di un tasso misto, ovvero un contratto che inizi con un tasso variabile e termini con un tasso fisso, oppure un variabile con cap”.

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