
Per chi ha un mutuo casa e non riesce a pagare le rate, potrebbe presto arrivare un nuovo aiuto oltre alle moratorie e al Fondo di Garanzia già previsto. È infatti stata presentata una proposta di legge per costituire un fondo dedicato a chi si trova in difficoltà a pagare il mutuo a causa delle instabilità economiche provocate da inflazione e guerra in Ucraina. Vediamo di che si tratta.
Il progetto di legge, che sarà presentato dalla Commissione Banche in Parlamento, riguarda un fondo che dovrebbe permettere di sostituire il pagamento della rata del mutuo insostenibile con un canone di locazione sostenibile, in attesa di risistemare le proprie finanze. La misura dovrebbe riguardare sia famiglie che imprese.
Ciò si attuerebbe tramite la costituzione di un fondo immobiliare, gestito da una apposita società di gestione del risparmio pubblica o privata, che, su proposta della banca creditrice, incamererebbe l’immobile posto in garanzia del credito deteriorato. Il fondo poi proporrebbe al debitore di non pagare più il mutuo, ma di corrispondere al fondo stesso un canone di locazione per dieci anni ad un canone annuo non superiore al cinque per cento del prezzo di acquisto dell’immobile. Se la proposta non venisse accettata dall’(ex) mutuatario, l’immobile verrebbe immesso sul mercato, in vendita o in locazione. Se invece venisse accettata, il debitore si impegnerebbe a pagare per dieci anni un affitto prestabilito, con l’opzione di riacquisto dell’immobile entro quel periodo. In caso di mancato riacquisto, l’immobile verrebbe rimesso sul mercato in locazione o vendita.
Vantaggi e svantaggi del fondo per “aiutare” i mutuatari morosi? Senz’altro il vantaggi è della banca, che si po’ liberare di beni immobiliari legati a crediti deteriorati che non sempre è in grado di gestire. Vantaggio per il fondo, le cui quote vengono scambiate sul mercato, destinate a investitori istituzionali, garantite da un patrimonio immobiliare. Il vantaggio per il mutuatario moroso può essere quello di avere una diversa via d’uscita in caso non avesse le carte in regola per accedere al fondo di garanzia o ad una moratoria; tuttavia si tratta di una soluzione che non fa che differire il pignoramento di dieci anni, lasciando comunque l’obbligo di pagare un canone di locazione che, a sua volta, per chi ha finanze dissestate, potrebbe rivelarsi insostenibile in ogni caso.
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