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Ance: “Costruzioni, unico settore con occupazione ancora negativa”
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Nel I trimestre 2016 gli occupati nel settore delle costruzioni si riducono ulteriormente del 3,5% su base annua (+1,1% per l’intero sistema economico), sintesi di un calo dei lavoratori indipendenti (-9,8%) e di un aumento dei dipendenti (+1,3%). Il bilancio dei posti di lavoro persi nel settore dall’inizio della crisi è molto elevato (-580.000 occupati). A renderlo noto l’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili.

Nel documento diffuso dall’Associazione si legge che “la ripresa dell’economia italiana si è positivamente riflessa sul mercato del lavoro”, ma il settore delle costruzioni “stenta ancora a ripartire e continua ad essere l’unico comparto a registrare flessioni di occupazione”.

In particolare, l’Osservatorio Congiunturale dell’industria delle costruzioni di Luglio 2016 relativo alle dinamiche e alla struttura dell’occupazione nelle costruzioni ha sottolineato che “nel 2015 le ore lavorate sono ulteriormente diminuite dello 0,3% (dopo il -5,1% nel 2014) e nel primo trimestre 2016 si rileva un calo dello 0,5%. Per le unità di lavoro le flessioni tendenziali si attestano, rispettivamente, all’1% e al 3,7%”.

L’Ance ha evidenziato che “nel 2015, nel settore delle costruzioni risultano 1.468.000 occupati che costituiscono il 24,6% degli addetti nell’industria e il 6,5% degli occupati nell’insieme dei settori di attività economica. Rispetto al 2014 si registra un ulteriore calo dell’1,1% che conferma il trend negativo degli anni precedenti. Anche i dati relativi ai primi tre mesi del 2016 sono negativi: -3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

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