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Piscine, quando è possibile ottenere il condono edilizio
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Per le piscine è possibile chiedere il condono edilizio? E, in tal caso, quali sono le condizioni per ottenerlo? Sul tema si è espressa la Cassazione. Vediamo quanto chiarito.

Con la sentenza 10002/2022, la Cassazione ha fatto chiarezza in materia di piscine e condono edilizio. In particolare, è intervenuta per un ricorso presentato in seguito all'annullamento di un'ordinanza del Tribunale con la quale era stata rigettata l'istanza di revoca dell'ingiunzione di demolizione.

Nel formulare la sua sentenza, la Cassazione ha ricordato che per poter ottenere il condono edilizio una costruzione deve risultare ultimata. Ma cosa significa questo quando si parla di piscine? Presto detto. Una piscina risulta ultimata quando è utilizzabile, il che significa che deve essere dotata di rivestimento interno. Quest'ultimo non rappresenta una semplice rifinitura, ma costituisce un elemento essenziale.

Nell'analizzare il caso, la Cassazione ha chiarito che una piscina che non possiede copertura e rivestimento interno non può ritenersi utilizzabile e quindi ultimata. Se ne deduce che non è possibile ottenere il condono edilizio.
 

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