Gli atenei del nord sono i più cari d'Italia. Con l'8,22% in più di tasse rispetto alla media nazionale, del 15,54% per la terza fascia e del 23,23% se si considera il massimo importo. La più costosa in assoluto è l'università di Parma, l'ateneo con le tasse più basse, invece, quello di Bari
Ma se la regione Puglia è la più conveniente, i due atenei pugliesi presi in considerazione dal rapporto di federconsumatori, attribuiscono la retta a seconda del merito: una votazione media bassa o un basso numero di crediti conseguiti, quindi, si traduce in un aumento delle tasse
Al secondo posto tra le università meno costose è l'alma mater di Bologna che per coloro che hanno un reddito isee inferiore ai 20mila euro applica delle tasse inferiori del 35% rispetto alla media nazionale
Il più caro, secondo il rapporto è l'ateneo di Parma, seguita dall'università di Verona e dalla statale di Milano
Rispetto al 2010 si registra una leggerissima diminuzione dei costi delle tasse universitarie, soprattutto nelle fasce più basse
Ma a colpire di più è l'evasione fiscale degli italiani, soprattutto i liberi professionisti, se si pensa che per il dichiara un modello isee inferiore a 15mila euro. I figli di un gioielliere e di un operaio non specializzato, in base a questi dati, pagano lo stesso importo di tasse universitarie
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