Esistono edifici che, per la loro discutibile architettura, per decenni sono stati considerati letteralmente brutti. Niente di più e niente di meno. Ma questi stessi edifici, con il tempo, hanno acquistato un valore differente. Magari grazie alla letteratura o a qualche opera cinematografica
L'architettura brutalista deve il suo nome al "beton brut" di le corbusier, che caratterizza l'"unité d'habitation" (1950) di marsiglia. Il termine è nato nel 1954
Il brutalismo impiega molto spesso la rudezza del "cemento a vista", il cosiddetto in francese "béton brut", le cui forme plastiche lavorate e plasmate nei particolari come nei pilotis o nei camini dell'"unité d'habitation", evidenziano con forza espressiva la struttura
Questo stile architettonico ha vissuto un periodo glorioso tra gli anni cinquanta e settanta. Successivamente il brutalismo è caduto in disgrazia, almeno fino a quando registi come terry gilliam o paul verhoeven lo hanno recuperato per i loro lavori
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