Non deve usare una tessera professionale per operare nel Paese
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Brian Chesky, CEO y cofondatore di Airbnb
GTRES

La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) ha dato ragione a Airbnb contro la lobby francese degli alberghi che considerava la piattaforma come un'agenzia immobiliare. La Corte europea, infatti, ritiene che Airbnb sia "un servizio della società dell'informazione" per cui non ha bisogna di una tessera professionale per poter operare.

L'associazione francese per l'alloggio e il turismo professionali (AHTOP) contestava a Airbnb l'esercizio dell'attività di agente immobiliare senza l'opportuna licenza professionale. Secondo la lobby francese Aibnb Ireland infrangeva la "Ley Hoguet" che regola le attività dei professionisti del settore immobiliare in Francia. Da parte sua, il gigante degli affitti brevi faceva riferimento alla direttiva del 2000 sul commercio elettronico.

La Corte UE ha respinto il ricorso perché considera Airbnb un servizio di mediazione che mette in contatto tramite una piattaforma elettronica, e dietro compenso, potenziali inquilini con locatori e professionisti per alloggi di breve periodo. Inoltre Airbnb fornisce ai proprietari, siano essi privati o professionali, servizi accessori come un'assicurazione di responsabilità civile, uno strumento per stimare il prezzo dell'affitto o altri servizi a pagamento.

 

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