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Dal 1° gennaio 2021 è cambiata la tassazione degli immobili per i non residenti nel Regno Unito. La Brexit ha modificato le regole del gioco. Adesso l'Ivie, l'imposta sulla proprietà di immobili all'estero, non si basa più sulla rendita catastale, ma sul valore di mercato dell'immobile posseduto.

Dal 1° gennaio 2021, considerando che la Gran Bretagna non fa più parte dell'Ue e che quindi non c'è più lo scambio automatico di informazioni del mercato unico, l'Ivie - pari allo 0,76% - "non si basa più sulla rendita catastale, valore non più riconosciuto perché fuori area Ue, ma si calcola sul valore di mercato o sul prezzo di acquisto".

Al Sole 24 Ore, Alessandro Belluzzo, capo dello studio fiscale di Londra Belluzzo International e presidente della Camera di Commercio italobritannica, ha spiegato: "Purtroppo è uno degli effetti immediati e secondari della Brexit. Lo 0,76% si applica su diversa base imponibile, ossia il valore di mercato". Un valore più alto di quello catastale. 

Si ricorda che l'Ivie è un'imposta di tipo patrimoniale che deve essere pagata ogni anno da tutti i proprietari persone fisiche di immobili situati all’estero. L'imposta sugli immobili all'estero è dovuta per il solo fatto di essere fiscalmente residenti in Italia e di essere proprietari o possessori di beni immobili situati al di fuori del territorio nazionale.
 

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