Continua la crescita dei prezzi delle case negli Stati Uniti. Secondo quanto rilevato da Standard & Poor's, a dicembre 2020, l'indice S&P Case-Shiller che misura l'andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane del Paese ha evidenziato un incremento su base annua del 10,1% rispetto al +9,2% del mese precedente.
Tale dato risulta superiore anche al consensus (+9,9%). Mentre su base mensile l’indice ha registrato un aumento dello 0,8% dopo il +1,1% di novembre 2020. L'indice destagionalizzato, invece, ha fatto segnare una cresacita dell'1,3% dopo il +1,5% di ottobre. Le città che fanno registrare le migliori performance nel confronto anno su anno sono Phoenix, Seattle e San Diego.
Come ha spiegato Craig J. Lazzara, responsabile globale della strategia di investimento per gli S&P Dow Jones Indices: “L'accelerazione dei prezzi iniziata a giugno 2020 ha ora raggiunto il suo settimo mese - ha commentato - l'aumento del 10,4% nel 2020 segna la migliore performance dei prezzi delle case in un anno solare dal 2013”.
I dati raccolti da S&P “sono coerenti con l'idea che il Covid abbia incoraggiato i potenziali acquirenti a spostarsi dagli appartamenti urbani alle case suburbane - ha aggiunto Lazzara - ciò potrebbe indicare un cambiamento secolare nella domanda di alloggi, o potrebbe semplicemente rappresentare un'accelerazione dei movimenti che si sarebbero comunque verificati nei prossimi anni”.
Segnali incoraggianti anche in uno dei mercati principali degli Stati Uniti, quello di New York. Dopo i mesi più complicati che hanno seguito il lockdown (in cui lo stock delle proprietà disponibili sul mercato a 9.277 unità, il valore più alto da maggio 2011) con un aumento di quasi il 56% rispetto all’inizio del 2020, infatti, nell’ultimo periodo si registrano dati incoraggianti che sembrerebbero segnare l’inizio della ripresa per il mercato immobiliare di New York.
A gennaio 2021,infatti, le vendite nel segmento condo sono aumentate di ben il 27% rispetto allo stesso periodo del 2020 (il 25% per quanto riguarda il segmento coop). È il quinto aumento consecutivo su base mensile. Ma anche lo stock nella Grande Mela offre scenari positivi, confermandosi in calo di circa 2.000 unità rispetto al picco di ottobre.
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