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Helsinki
Finlandia KFP, CC BY-SA 3.0

Un nuovo studio globale condotto da Remitly, azienda internazionale di servizi finanziari digitali, ha svelato quali sono le nazioni che offrono il miglior equilibrio tra vita personale e lavoro. La ricerca, che ha coinvolto 4.200 lavoratori in 22 paesi, ha analizzato parametri fondamentali come ore lavorative, tempo dedicato agli spostamenti, ore di sonno, pause dal lavoro, livello di soddisfazione e inclinazione a trasferirsi all’estero per migliorare la propria situazione professionale.

Finlandia al primo posto

A guidare la classifica globale è la Finlandia, dove i lavoratori raggiungono un punteggio di 73 su 100, dimostrando un equilibrio eccellente tra vita lavorativa e personale. In media, i dipendenti finlandesi dedicano alla giornata lavorativa sette ore e 44 minuti, mantenendosi al di sotto della media di molti altri paesi. Questa nazione, già nota per essere una delle più felici al mondo (come certificato dal World Happiness Report), offre opzioni di lavoro flessibile che migliorano il benessere e la soddisfazione dei lavoratori, rafforzando la leadership finlandese nella gestione del work-life balance.

Danimarca modello di benessere lavorativo

Al secondo posto della classifica si trova la Danimarca, con un punteggio di 70 su 100. I lavoratori danesi hanno espresso un grado di soddisfazione per la loro vita lavorativa di 7,6 su 10, il punteggio più alto tra i paesi analizzati. Questo dato riflette la qualità della vita riconosciuta al modello danese, che si caratterizza per l’alta qualità del lavoro, l’istruzione, il sistema sanitario e la cura per l’ambiente, come dimostrato dall’indice OCSE Better Life Index.

Svizzera e Francia: cultura del lavoro in equilibrio

La Svizzera e la Francia completano i primi quattro posti, con punteggi rispettivamente di 65 e 62 su 100. In Svizzera, i dipendenti godono di ferie annuali che variano dalle quattro alle cinque settimane, rafforzando una cultura aziendale che valorizza puntualità, efficienza e bilanciamento tra vita personale e lavorativa. La Francia, invece, è famosa per la settimana lavorativa di 35 ore introdotta nel 2000, garantendo una compensazione economica o in tempo libero per le ore straordinarie.

Nuova Zelanda unica non europea nella top 10

Otto dei dieci paesi con il miglior equilibrio vita-lavoro appartengono al continente europeo, a dimostrazione di una cultura lavorativa particolarmente attenta al benessere individuale. Tra le eccezioni figura la Nuova Zelanda, al decimo posto con un punteggio di 60 su 100, che rappresenta l’unica nazione non europea tra le prime dieci.

E l'Italia? 

A dispetto della tanto osannata "dolce vita", l'Italia si piazza solo 14a nella classifica delle prime 20 città con migliore qualità della vita, con 7 ore e 53 minuti in media dedicati al lavoro, 48 minuti al giorno da pendolare e poco più di sei ore e mezza di sonno prima di cominciare la giornata. La pausa pranzo non dura nemmeno un'ora e il punteggio assegnato alla qualità del lavoro è poco sopra la metà.

Di seguito la classifica completa dei migliori Paesi per bilanciamento vita-lavoro:

Trasferirsi all'estero per una vita migliore

La ricerca ha anche indagato sulla volontà dei lavoratori di trasferirsi all’estero per migliorare la qualità del proprio lavoro: il 30% degli intervistati ha dichiarato di essere pronto a cambiare paese nei prossimi cinque anni per ottenere un migliore equilibrio vita-lavoro. Il Brasile registra il dato più alto con il 70% dei lavoratori favorevoli a trasferirsi, seguiti dai francesi (43%) e dai portoghesi (42%).

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