La seconda ondata della pandemia ha avuto un effetto pesante sul Pil italiano, generando una contrazione nel settore dei servizi e del retail, mentre la produzione sembrerebbe reagire meglio all’emergenza. L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare non residenziale nel suo complesso.
Logistica
Il mercato dei capannoni, nella prima metà del 2020, ha fatto registrare una contrazione dei volumi del 27,2%, contestualmente a una riduzione dei prezzi e dei canoni di locazione. Ma si segnala anche una propensione all’acquisto innescata dalla maggiore fiducia delle imprese. Negli ultimi dieci anni i prezzi dei capannoni si sono ridimensionati, le tipologie nuove hanno perso il 32%, quelle usate il 36%.
Sempre nel medesimo intervallo temporale, anche i canoni di locazione hanno subito un ribasso del 31,4% per le tipologie nuove e del 29,2 % per quelle usate. Nell’anno del lockdown, poi, l’e-commerce ha avuto una crescita importante, sono aumentati gli acquisti online di prodotti (+31%) e questo spiega la ricerca di spazi per effettuare deposito e stoccaggio delle merci.
Negozi
Durante il primo semestre 2020 i canoni di locazione dei locali commerciali hanno fatto segnare un ribasso del 3,5% per le vie di passaggio e del 3,6% per le vie non di passaggio. I prezzi si sono contratti rispettivamente del 3,3% e del 3,7%. Negli ultimi dieci anni i prezzi sono diminuiti del 37% nelle vie di passaggio e del 42,5% nelle vie non di passaggio, come segnala il report del Gruppo Tecnocasa.
I canoni di locazione hanno avuto una contrazione rispettivamente del 37,7% nelle vie di passaggio e del 39,6% nelle vie non di passaggio. Il segmento retail, infatti, è quello maggiormente colpito dalla pandemia, primo tra tutti la ristorazione che è sempre stato il vero traino del mercato dei locali commerciali.
Di contro l’emergenza sanitaria ha fatto riscoprire i negozi di vicinato che, già da alcuni semestri, registravano un buon andamento. Accelerano quindi i grandi gruppi della grande distribuzione nella ricerca di spazi per aprire nuovi punti vendita.
Uffici
Il segmento non residenziale che riguarda il mercato degli uffici segnala ancora delle debolezze nonostante in piazze come Milano proseguano i lavori per la creazione di importanti spazi direzionali e verso cui c’è sempre interesse da parte degli operatori. Ma i prezzi e i canoni di locazione sono in diminuzione.
Soprattutto perché le aziende stanno sperimentando o applicando lo smartworking e questo provoca un cambiamento decisivo nell’assetto degli spazi dedicati all’attività e in generale un rallentamento sul comparto uffici.
La ricerca di spazi più ampi per motivi di distanziamento e di pari passo di metrature generose per uffici di rappresentanza in location più centrali premia zone di Milano come “City Life”, “Porta Nuova” e “Symbiosis”.
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