Il 2009 è stato caratterizzato da crisi aziendali, numerose cassintegrazioni e licenziamenti. Tutto ciò ha provocato una polarizzazione del mercato immobiliare. Un fenomeno iniziato sul finire del 2008, meglio delineatosi nel corso del 2009 e destinato a crescere ulteriormente nel corso del 2010 per effetto dello scudo fiscale che fa confluire danaro dall’estero verso il mattone
Se il 2009 ha incoronato il mattone di qualità - nelle città, la crisi ha colpito soprattutto le zone periferiche o semi-centrali, mentre hanno tenuto i prezzi degli immobili di pregio e del centro storico -, il 2010 proseguirà sulla stessa falsariga mentre per gli immobili del segmento medio-basso, sui 200-300 mila euro, ci saranno ancora difficoltà
Rispetto a due anni fa, le quotazioni in Italia sono calate in media del 15% se si considerano solo le grandi città, del 20% se si comprendono anche i centri dell’hinterland e della provincia. I tempi medi di vendita si sono allungati nelle grandi città (12 in più rispetto a un anno fa, in media 146 giorni), mentre rimangono pressoché stabili nell'hinterland e nei capoluoghi di provincia (169 giorni contro i 168 di un anno fa)
Gli esperti ritengono che prima della fine della crisi, prevista per inizio 2011, le quotazioni scenderanno ancora di un altro 10%, raggiungendo così quella flessione complessiva del 20-25% pronosticata dal fondo monetario internazionale. Previsioni più rosee per le compravendite, che dovrebbero riprendere quota già dalla primavera del 2010 agganciando il sentiment di 3,5 milioni di famiglie che stanno prendendo in seria considerazione l’acquisto di una casa nei prossimi due anni (ricerca nomisma)
La ripresa comunque è incerta - nel corso del 2009 pignoramenti e vendite all'asta hanno fatto un balzo del 15,2 per cento rispetto al 2008 (+60,5% nell'ultimo triennio!) -, avrà tempi lunghi e nessuno può garantire che i valori immobiliari recupereranno il gap rispetto al picco di mercato toccato nel 2006
2 Commenti:
Quella che i soldi dello scudo vadano negli immobili di pregio mi sembra una pia illusione.
Chi oggi ha disponibilità di denaro sa perfettamente che le attuali quotazioni degli immobili di pregio sono il frutto della bolla immobiliare
Non è del tutto vero. Gli immobili di pregio scendono di prezzo meno degli altri per la semplice ragione che la vera ricchezza sfugge alle crisi
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