C’è crisi? gli italiani risparmiano di più e investono nel mattone. Non solo, più del 50% degli investitori “affluent” , cioè clienti o possibili clienti con all’attivo almeno 500mila euro, è abbastanza o molto interessato all’investimento immobiliare nel prossimo biennio
Il mercato immobiliare rimane affidabile, perché si muove lentamente e resta sempre un rifugio solido
Di certo il 2009 ha dato non pochi buoni motivi a chi dispone di liquidità per trovare la sua occasione e anche una buona redditività, magari affittando poi l’immobile. Tra questi: tassi ai minimi; una maggiore disponibilità di case; prezzi d’occasione; opportunità irripetibili all’estero con gli usa tre le mete preferite per via del crollo dei prezzi conseguenti alla crisi dei mutui subprime e la svalutazione del dollaro rispetto all’euro
In effetti, in tempi di crisi, il mattone è il miglior sistema per vedere accrescere il proprio patrimonio personale. La locazione di un bilocale situato nella zona semicentrale di una grande città rende al netto di spese e tasse tra il 2,3% e il 3% e a questo dato bisogna aggiungere il potenziale guadagno derivante dalla vendita dell’appartamento, il cui valore di norma aumenta nel corso del tempo (fino al 30% se la vendita ha luogo dopo dieci anni)
Uno studio di idealista.it ha rilevato che a Milano mattone rende quanto i btp a 10 anni. Con il 4,6% di rendimento lordo annuo, Milano è la città dove l’investimento nel mattone paga di più: il capoluogo meneghino supera Roma (4,2%) e Torino (4,4%) nel confronto tra le principali città italiane. In alcuni quartieri della città, dove si è registrata una decisa flessione delle quotazioni degli immonbili, le rendite superano il 5%. È il caso di corvetto-rogoredo, chiesa rossa-gratosoglio, greco-turro e comasina-bicocca dove le rendite toccherebbero il picco del 5,4%
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