Il piano casa voluto dal governo berlusconi prevedeva di semplificare i passaggi burocratici per gli ampliamenti fino al 20% delle cubature e per le ristrutturazioni. Un'autocertificazione e via, secondo le intenzioni. Ma i comuni hanno dimostrato di non aver gradito questa prospettiva e hanno adottato molte limitazioni, frenando e circoscrivendo le possibilità concrete di attuazione
Le regioni hanno lasciato un buon margine di autonomia per calibrare l'impatto del piano casa. Ma proprio per questo molte amministrazioni hanno optato per la cautela. L'obiettivo di tutti è tutelare il proprio territorio, anche per evitare problemi in vista delle prossime elezioni
Solo in Lombardia il 55% dei comuni hanno comunicato alla regione di aver escluso delle aree dal piano casa. Lo stesso comune di Milano ha bloccato gli ampliamenti in 12 zone, oltre al centro storico e ha imposto l'obbligo di trovare parcheggi a chi vuole demolire e costruire
Stessi ostacoli in Veneto, la regione che ha ispirato il piano casa. Treviso ha diminuito il premio di cubatura per la demolizione e ricostruzione: non il 40% come previsto dalla legge, ma solo il 30%. Padova mette dei limiti in altezza: massimo 2,5 metri sulla linea del vicino. Cortina ha vietato del tutto ogni ampliamento
In Sardegna molti comuni rifiutano le domande di ampliamento. Poi c'è chi, come in Toscana, non limita direttamente ma impedisce per via indiretta. La provincia di trento ha fatto invece sapere di non voler applicare direttamente la legge
Per queste ragioni, oltre ai ritardi di alcune regioni nel recepire il piano casa (Calabria e Sicilia ancora non lo hanno fatto) l'effetto sull'economia non si è fatto sentire
Mappa dei limiti comunali (fonte, il sole 24 ore):
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3 Commenti:
Bene hanno fatto i comuni a mettere ordine a questa porcata. Per risollevare l'economia questi disposti a tutto, anche a lasciare il via libera ai costruttori di distruggere il nostro patrimonio artistico, civico e paesaggistico (che già sta come sta)
L'idea di per se non è sbagliata,perche' si sarebbe dato di nuovo impulso alla edilizia privata,che come sappiamo è motore economico,gli ampliamenti erano comunque modesti e avrebbero risolto anche situazioni familiari talvolta congestionate.ovviamente pancia piena, non crede a pancia vuota,come dimostra l'intervento precedente.
Sei un pò provocatorio e polemico ... ma soprattutto ... lascia stare la politica ...
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