L'Italia chiude il 2009 con un Pil in calo del 4,9% sul 2008. Si tratta del calo peggiore dal 1980, data di inizio della serie storica. I dati sono stati diffusi in via preliminare dall'Istat

L'ultima stima governativa, confermata con il Programma di stabilità, indicava un Pil in calo del 4,8%. Nel quarto trimestre del 2009 il Pil ha segnato un calo dello 0,2% sul terzo trimestre, quando era salito dello 0,6%.

I dati sugli ultimi tre mesi del 2009 sono peggiori rispetto alle previsioni degli analisti. Altri dati negativi per l’economia italiana arrivano da Bankitalia che in mattinata ha comunicato i dati relativi al debito pubblico: "Al 31 dicembre del 2009 il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari a 1.761.191 milioni. A fine 2008 il debito era pari a 1.663.353 (105,8 per cento del Pil). Nel 2009 il fabbisogno complessivo delle Amministrazioni pubbliche è stato pari a 86.490 milioni. Nel 2008 era risultato pari a 48.224 (3,1 per cento del Pil)"
Il dato sul fabbisogno delle Amministrazioni, quasi raddoppiato dal 2008, è secondo Bankitalia una delle cause della crescita del debito pubblico, cui ha contribuito in larga parte anche l’incremento delle attività detenute dal Tesoro presso la Banca d’Italia (11.399 milioni) e gli effetti dell’emissione di titoli sotto la parità (56 milioni)
A fronte dell'aumento del debito calano le entrate tributarie che, secondo la Banca d'Italia, sono calate rispetto al 2008 di circa 11 miliardi di euro
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