
9mila imprese italiane hanno chiuso nel 2009, il 23% in più rispetto al 2008, che già di per sè era stato un anno difficile. Se guardiamo al 2007, l'aumento è stato infatti di un drammatico 43%. Il settore più colpito è quello della costruzione, seguito dall'industria, dalle attività finanziarie e immobiliari
L'ultimo trimestre dell'anno non ha migliorato la tendenza negativa generale. Con 2.900 procedure di fallimento (+15% rispetto al 2008). È stato soprattutto il nord il più colpito (+33%). Più contenuta la percentuale al centro (+16%) e al sud (+16,3%). Debacle in Liguria (+48%) e in Piemonte (+38%). In tutto il territorio a fallire di più sono le piccole imprese, con un capitale inferiore ai 2 milioni di euro
I dati vanno analizzati anche alla luce della cosiddetta insolvency ratio, ossia in relazione al numero di imprese presenti sul territorio. Da questo confronto emerge come sia stata il friuli la regione più colpita. Al secondo posto Lombardia e l'Umbria
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