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Presentare una busta paga che sia almeno quattro volte l'importo mensile dell'affitto; percepire come minimo 8mila euro al mese; aver maturato suddetto reddito in francia. Queste le regole d'oro per riuscire ad ottenere una locazione di affitto a parigi, verificate da case&case, inserto immobiliare del sole 24ore. Il risultato è che per un italiano affittare una casa a parigi è una missione impossibile

A parte tutte le difficoltà burocratiche quello che sconcerta è il prezzo che si aggira intorno ai 2mila euro al mese per un appartamento delle dimensioni di 80mq in una zona centrale anche se non lussuosa della capitale francese. Così il pensiero corre alla periferia, dove i prezzi solitamente sono piú bassi. Ma non è così. Stando alla "prova" di case&case, infatti, le condizioni fuori dal centro restano invariate. Parola di foncia, una delle maggiori catene di agenzie immobiliari francesi: anche nel comune di Sceaux, a sud della capitale, la situazione è la stessa, non c'è differenza tra centro e periferia
 

Parigi, l'affitto è una missione impossibile? fallo breve (tabella)

(Se vuoi confrontare i prezzi di parigi con Roma e madrid, Clicca qui )


A quanto pare, infatti, anche se non c'è nessun obbligo di legge, ormai tutti i proprietari chiedono la busta paga anche cinque volte superiore alla mensilità d'affitto, in caso  non si arrivi a quella cifra, si chiamano in causa anche fratelli, sorelli, genitori e familiari. Ma non à ancora detto che la presentazione della documentazione richiesta sia sufficiente, l'ultima parola spetta sempre al proprietario

Il motivo sta anche nella quasi totale mancanza di offerta. A parigi e in francia in generale è praticamente impossibile liberare un alloggio, cioè sfrattare un inquilino moroso se il nucleo familiare comprende un bambino o un anziano. Dunque il proprietario la maggior parte delle volte si rifiuta di rischiare. Una situazione, dunque, completamente opposta a quella italiana, dove non è il proprietario a spingere per locare ma chi cerca casa a essere in posizione vulnerabile

L'unica opportunità per un italiano a parigi di affittare casa si chiama affitto breve: case, spesso anche nel centro della città, dal primo all'ottavo arroundissement pronte per l'uso, completa anche di internet e telefono, pensate per brevi vacanze o traferimenti di lavoro. Il prezzo è maggiore di quello normale, ma meno del prezzo di una stanza di albergo. In questo momento parigi è una delle mete più richieste per le vacanze e per lavoro,così si stanno moltiplicando le aziende che offrono i cosiddetti affitti brevi: prezzo mensile maggiore, ma niente busta paga e solo un mese di cauzione

 

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4 Commenti:

3 Marzo 2010, 12:24

Come può giudicare la situazione parigina opposta a quella italiana : provi a sfrattare un inquilino moroso con bambini o anziani a Milano.

A milano sono molti gli appartamenti sfitti e per diversi motivi (così come sono parecchi quelli affittati in nero), ma se non si creano condizioni di reciproco interesse la maggior parte dei proprietari preferiscono non rischiare e lasciarli vuoti.

Cordialità

3 Marzo 2010, 12:25

Come può giudicare la situazione parigina opposta a quella italiana : provi a sfrattare un inquilino moroso con bambini o anziani a Milano.

A milano sono molti gli appartamenti sfitti e per diversi motivi (così come sono parecchi quelli affittati in nero), ma se non si creano condizioni di reciproco interesse la maggior parte dei proprietari preferisce non rischiare e lasciarli vuoti.

Cordialità

3 Marzo 2010, 12:25

Come può giudicare la situazione parigina opposta a quella italiana : provi a sfrattare un inquilino moroso con bambini o anziani a Milano.

A milano sono molti gli appartamenti sfitti e per diversi motivi (così come sono parecchi quelli affittati in nero), ma se non si creano condizioni di reciproco interesse la maggior parte dei proprietari preferisce non rischiare e lasciarli vuoti.

Cordialità

6 Marzo 2010, 11:27

Sono perfettamente d'accordo. L'assurdità che fa mantenere sfitti gli appartamenti di proprietà privata è l'eventuale difficoltà del proprietario di riappropriarsi istantaneamente ed in modo automatico di ciò che è suo. Ecco che il proprietario dell'immobile, per garantirsi il possesso dell' appartamento... non lo deve affittare! ma questa situazione crea svantaggi ai proprietari, ma anche agli inquilini, che non trovano casa! come uscirne? semplice!! direi anche lapalissiano, ma non realistico, ancora.
Partendo dal presupposto che il proprietario non deve essere un assistente sociale o un benefattore che si occupa delle problematiche del prossimo (lo può fare a sua discrezione, ma non può esservi obbligato come adesso!!), se l'inquilino moroso è anche indigente, con la nonna sulla sedia a rotelle o 10 figli in tenera età, questo non è affar suo e, a causa della morosità, deve rientrare in possesso dell'alloggio locato, mediante uno sfratto con esecuzione automatica e tempestiva.
E l'inquilino indigente?
Ecco entrare in scena gli organi preposti alla sua protezione, attraverso l'opera degli assistenti sociali. All'inquilino viene garantita una locazione temporanea presso strutture pubbliche, statali o ecclesiastiche (gratuitamente), dove anzichè avere il beneficio dei 7 vani ad esempio, può averne a disposizione solo tre, ma dove comunque può risiedere altrettanto bene, mentre è accompaganto in un percorso di superamento delle sue difficoltà contingenti.

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