La cancellazione della dia, la dichiarazione di inizio lavori, approvata dal governo la scorsa settimana, è al centro di un fitto dibattito. Da un lato architetti e ingegneri parlano di un condono mascherato, dall'altro le imprese e i proprietari sono assai contenti
Per i primi non ci saranno più controlli e ognuno sarà libero di fare ciò che vuole, anche interventi dannosi o pericolosi, per i secondi invece si elimina una spesa (tra i 1.000 e i 1.300 euro) inutile, paragonata ad una tangente legale. La liberalizzazione dei lavori di ristrutturazione, solo nei casi in cui non alterano la pianta della casa, si scontra però con i regolamenti regionali. Per questa ragione il sole 24 ore ha chiesto ai candidati alle prossime elezioni regionali un parere sulla questione
Dal Piemonte al Veneto, dalla Campania alla Puglia, Tutti i candidati hanno espresso il loro parere , Che, una volta eletti, sarà importante per capire in quali regioni si applicherà la norma sulla dia, così come è stata concepita o con dei distinguo
3 Commenti:
Mi astengo
Le regioni e le province, debbono rispettare il governo, perciò sono d'accordo con l'abolizione.
Le province è meglio che sparicono e forse pure le regioni, vedrete quanto si risparmia e pure i deputati dovranno diminuire.
Tutti gridano di abolire le province per risparmiare ma perchè non si debbono accorpare tutti i comuni per un totale minimo di 40/50 mila abitanti che costano molto di più delle province e che per operare debbono rivolgersi alle regioni?
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