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Comuni in difficoltá, cittá piú care e spese in calo

Nel grafico: "spesa delle amministrazioni comunali per funzione. Italia. Anni 2007 e 2008"

 

Nel 2008 il valore medio pro-capite delle entrate correnti accertate a livello nazionale é stato pari a 938,97 euro per abitante, in crescita di 55,87 euro rispetto all'anno precedente. Sono i dati dell'indagine istat che rileva come i comuni delle regioni settentrionali e centrali, con l'eccezione di quelli di emilia-romagna, Piemonte, Umbria, Lombardia, Marche e Veneto, registrino livelli pro-capite piú elevati della media nazionale, mentre i valori rilevati nel mezzogiorno restino al di sotto di tale soglia, con il minimo di 709,69 euro per abitante registrato nei comuni pugliesi

Fanno eccezione i comuni della Sicilia, del Molise e della Sardegna per i quali si riscontra un valore pro-capite superiore al dato medio nazionale. Per quanto riguarda le spese: amministrazione generale, gestione ambiente e territorio e trasporti sono le voci che maggiormente costano ai comuni italiani

Come nei precedenti esercizi, nel 2008 ad assorbire la quota piú consistente degli impegni finali é stata la spesa destinata alla funzione amministrazione generale (31,5 per cento), registrando, comunque, rispetto al 2007 una diminuzione pari al 4,0% .insieme alla spesa per la gestione del territorio e dell'ambiente (19,2 per cento), rappresenta piú della metá delle spese finali delle amministrazioni comunali. Come negli anni precedenti, quote significative di spesa sono destinate alle funzioni relative alla viabilitá e trasporti (14,5%), al settore sociale (12,4%) e all'istruzione pubblica (9,1%)

Ma nel complesso, le spese finali impegnate dai comuni risultano in calo del 3,8% rispetto al 2007. A livello nazionale, le spese per il personale costituiscono il 32,3% della spesa corrente dei comuni italiani pur se con una lieve flessione (-0,3%) rispetto al 2007: é la voce con maggior peso nei comuni delle regioni del mezzogiorno (35,4%)

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1 Commenti:

18 Giugno 2010, 11:05

Non ci sono alternative gli 8000 comuni italiani si devono accorpare e ridursi a 200
Come in inghilterra, vorrà dire che 7.800 sindaci con relativi assessori e direttori generali al seguito si cercherà un lavoro vero come devono fare tutti gli italiani.

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