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Case fantasma: tutti i numeri della sanatoria

Quante sono le particelle sulle quali sorgono unità immobiliari sconosciute al catasto? di queste quante effettivamente rientrano nella lista di quelle rilevanti per il catasto, quali in via di accertamento e quante non vi rientrebbero affatto? quanti immobili sono magazzini, quanti abitaizioni, box, ancora in costruzione o altre categorie? tutti i numeri utili per stabilire se vale la pena o no economicamente parlando sanare le case fantasma

Sono 2.076.593 le particelle, ossia gli appezzamenti sui quali sorgono una o più unità immobiliari sconosciute al catasto. Su queste particelle si trovano in media 1.037.000 fabbricati esclusi, cioè quelli che risultano irrilevanti per il catasto, come le tettoie e le case veramente rurali. 1.621.000, invece, le iscrizioni con accertamento. Queste al netto dei fabbricati senza interesse catastale e delle iscrizioni spontanee, sono il nocciolo duro che probabilmente è composto per la gran parte da edifici o ampliamenti abusivi. 210.000, infine, le iscrizioni spontanee, quelle cioè già registrate al catasto dai proprietari senza interventi dell'agenzia del territorio

513.000 sono le unità accatastate come magazzini. 604.000 quelle che risultano abitative e sono abitazioni principali. 110.000 sono unità immobili in costruzione e 421.000 i box ancora non emersi. 183.000, invece, appartengono ad altre categorie

Tutto questo elenco di numeri, raccolti dal sole24 ore in base anche a dati istat, per cercare di valutare la convenienza economica della sanatoria. Il ministro Roberto calderoli, infatti, aveva dichiarato che dalla sanatoria sugli immobili si sarebbero ricavati 5 miliardi di euro. Stando al conteggio degli immobili coinvolti, invece, si può vedere come se si sommano le rendite catastali degli immobili coinvolti nell'operazione di regolarizzazione il gettito entrante per i comuni sarebbe di 884 milioni di euro. Se, invece, tutti i fabbricati venissero regolarizzati con l'applicazione di un'imposta consistente nell'aliquota del 5% sul valore catastale, il guadagno sarebbe di 4,6 miliardi di euro (ipotesi più vicina a quella di calderoli). C'è anche da tenere presente una possibile soglia minima che consiste in entrate per il valore di 533 milioni di euro, questo nel caso in cui venissero regolarizzate solo le unità immobiliari già frutto di adempimento spontaneo

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28 Giugno 2011, 16:15

Non capisco perché si perda tanto tempo a regolarizzare situazioni che si trascinano da decenni con il beneplacito delle amministrazioni locali le quali, pur potendo intervenire, non lo hanno fatto a tempo debito. Quindi sono tutte corree e passibili di sanzioni. Con la regolarizzazione entrerebbero nelle casse comunali denari utili e necessari per sanare bilanci disastrati senza dover ricorrere all'inasprimento di tasse e tariffe.

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