La classificazione energetica di un immobile è regolata da una legge europea. Si identifica con lettere comprese tra a e g, dalla migliore alla peggiore, e determina sempre di più il valore di una casa. In francia va presentata obbligatoriamente al momento della vendita e dal primo gennaio sarà anche obbligatorio esporla negli annunci. Arriverà anche da noi questa norma? con quali conseguenze?
Uno degli effetti della nuova misura sarà uno sconto sulle valutazioni di molte case, che gli acquirenti potranno strappare più facilmente di prima (ora la diagnosi viene presentata il più delle volte il giorno prima di andare dal notaio per firmare il compromesso) fin dagli inizi della trattativa
In francia, soprattutto in città come parigi dal patrimonio immobiliare assai datato, il problema dei consumi energetici degli alloggi è serio. Da soli generano il 21% delle emissioni di co2. Corrispondono al 43% dei consumi nazionali totali. Alla fine del 2007 (gli ultimi dati disponibili, dell'agence nationale de l'habitat), 2,8 milioni di alloggi rientravano nella categoria f (da 331 a 450 chilowattora per ogni metro quadrato all'anno) e 4,7 milioni nella g (più di 450). Secondo gli esperti del settore, per quanto riguarda gli affitti, il consumatore premierà le locazioni più alte di beni con minori consumi energetici rispetto a quelle meno onerose, ma con più spese da pagare
Si stima che in media i consumi sono più elevati nei beni immobiliari edificati fra il 1955 e il 1974. In questo modo si vuole spingere i proprietari a fare dei lavori di ristrutturazione che riducano le emissioni di co2. Diversamente le case troppo inquinanti crolleranno di prezzo
Immaginare che questa norma possa rrivare anche in Italia non è poi improbabile, dopo quella sull'obbligatorietà della certificazione acustica. Proprietari avvisati
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7 Commenti:
Non credo proprio visto che molti ancora ora l' ACE non la fanno neanche per il rogito e men che meno per gli affitti (oggligatorio da luglio), il trucco è semplice e i notai lo consigliano, dichiarare che sono immobili in classe ad altissimo consumo...risultato si risparmiano 300 euro e lo fanno ormai quasi tutti....il problema è che non c'è un reale sistema incentivante e il falso dichiarato non costituisce di certo reato visto che si basa su una idea personale del proprietario che può oltretutto sempre essere quindi smentita da un tecnico quindi in caso di nuovi incentivi molti immobili potrebbero passare magicamente da un lasse (g) ad un classe (d) ad esempio e il tutto senza nessun tipo di intervento....magie italiche!
Premesso che la normativa italiana è arrivata in ordine regionale sparso e incasinato, solo dopo aver recepito una direttiva europea vecchia di qualche anno,
In Piemonte non è possibile:
Il "trucco"dell'autocertificazione in classe G poteva essere utilizzato fino alla metà di ottobre del 2009 (In pratica bastava fare un'autodichiarazione da spedire con raccomandata all'autorità competente -la regione-).
Dal primo novembre 2009 è necessario l'attestato di un tecnico abilitato, diversamente il notaio non fa l'atto...
Ma per tutta Italia da ottobre? io ho due atti notarili di miei clientisu ltavolo uno di aprile e uno di luglio 2010 entrambi senza ace e con autocertificazione....se così fosse qualcuno dovrebbe avvertire i notai che stanno commettendo delle gravi mancanze
Scusate, ma come la mettete con le sanzioni che possono andare da 2500 a 10000 Euro? Io il rischio proprio non me lo voglio prendere!
Avevo due inquilini interessati a prendere subito in affitto il mio appartamento, ma ho rimandato la locazione fino all'anno prossimo, in attesa di avere l'ACE regolare ( e sperando di trovare un perito che non mi spelli)
Bè ma una ace si fà in pochi giorni non devi di certo aspettare un anno.... e poi non costa cosi tanto diciamo che ci sono dei periti che sparano cifre esorbitanti però sopratutto per i fabbricati esistenti non è una cosa così complicata ci sono delle semplificazioni, io personalmente le faccio pagare sui 250 euro per un appartamento con due camere. Cì+ un sito in cui puoi trovare i vari certificatori divisi per zona e hai anche una indicazione sui prezzo richiesti.
Io ho venduto casa a giugno 2010 (costruita negli anni 80) e ho contattato tre certificatori, scegliendo il meno caro. I prezzi sono anche molto diversi! ciò che mi ha lasciato perplessa è lo scarso numero di domande del questionario per la certificazione, e la mancanza di possibilità di inserire particolarità dell'alloggio grazie alle quali si evita di spendere tanto in riscaldamento (es. Caminetto a legna rifatto due anni prima e funzionante, da aggiungere al riscaldamento autonomo a metano che è l'unico ad essere stato segnalato; ampie intercapedini che trattengono il freddo e il calore). Il risultato è stato una secca "g"! a me sembra quindi che la certificazione sia una bufala magna-soldi... scusate la sincerità!
Se bruci un centinaio di quintali di legna al mese di sicuro non è una casa ecologicamente compatibile se andasse ad incidere questo fattore probabilemnte peggioreresti il tuo risultato IN MODO QUASI DRAMMATICO, anche se risparmi economicamnte cerchiamo di non creare confusione su ecologico e economico, la certificazione stabilisce la capacità dell'iNvolucro di non disperdere il calore o PER IL RAFFRESCAMENTO DI NON assorbirlo dall'esterno, poi viene valutato i il tipo di impianto termico anche se autonomo non vuol dire che sia ecologico anche in questo incide molto l'anno di installazione e se è ad esempio a condensazione, se il tecnico ti ha fatto solo domande e non ha neanche fatto un sopraluogo vuol dire che non ha fatto il suo lavoro spero ti abbia almeo richiesto LMENO I DISEGNI DELLA CASA. Cmq sia in base all'anno di costruzione si può risalire in modo abbastanza preciso alla trasmittanza termica di tutti gli elementi. La certiFicazione stabilisce come da anni per gli elettrodomestici un chiaro indice di quanto andarai a consumare per il suo mantenimento IN TERMINI DI Kwh/mq
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