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Futuro e libertà, il nuovo gruppo di gianfranco fini, perde i pezzi prima ancora di cominiare. Con l'addio al senato di altri tre parlamentari è a rischio anche il gruppo parlamentare. Il presidente della camera denuncia: "è il potere finanziario di berlusconi". Ma qualcuno insinua che sia lui ad aver gestito male la nascita del nuovo partito

Questi i fatti. Dopo Giuseppe menardi, il neonato gruppo di futuro e libertà sta per perdere altri tre componenti: franco pontone, mario baldassarri e maurizio saia mentre dal gruppo alla camera torna a casa (nel pdl) il deputato Roberto rosso

Fini non nega le difficoltà ed oggi pubblica una lettera su il secolo d'Italia, in cui ammette che "il progetto di futuro e libertà vive un momento difficile, sta attraversando la fase più negativa da quando, con la manifestazione di mirabello, ha mosso i primi passi. Le polemiche e le divisioni esplose dopo l’assemblea costituente di Milano hanno creato sconcerto in quella parte di pubblica opinione che ci aveva seguito con attenzione e ovviamente fanno gioire i sostenitori del presidente berlusconi, che già immaginano di allargare la fragile maggioranza di cui godono alla camera" (leggi il testo completo)

Intanto berlusconi e i suoi gongolano e hanno la possibilità di allargare la maggioranza e di poter così affrontare in modo più tranquillo le prossime tempeste. Lo stesso fini comincia ad ammettere che l'ipotesi di un rafforzamento della maggioranza:

"Ipotesi verosimile, vista l'aria che tira nel palazzo e le tante armi seduttive di cui gode chi governa" disponendo "di un potere mediatico e finanziario che è prudente non avversare direttamente"

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4 Commenti:

18 Febbraio 2011, 18:41

Fini ha tradito il suo popolo, merita ciò che sta accadendo, speriamo che restino da soli, lui, bocchino e quei pochi che sono come loro.
Fini chiede sempre le dimissioni di berlusconi, che mai le darà perchè sostenuto dalla volontà popolare, è lui che si deve dimettere, perchè non merita più di essere in quel posto di imparzialità. ormai si è distrutto da solo, non gli bastava essere il numero due nel Pdl, poi a fine legislatura poteva aspirare a ciò che voleva da subito. Ha commesso una grande fesseria, ora anche i suoi sostenitori si allontanano, andasse con la sinistra che schifo!!!!!

18 Febbraio 2011, 21:36

Secondo lo stesso prinicipio, dovremmo pensare allora che tutti i parlamentari andati via assieme a fini siano stati pagati dalla sinistra per lasciare berlusconi, no?

19 Febbraio 2011, 11:26

...al fine, sia da destra che da sinistra, sembrerebbe che ciascuno abbia un prezzo...
Non sarà che ci siano dei "venduti", quindi poco attendibili comunque si collochino?

6 Marzo 2013, 21:37

Fini resta un galantuomo rispetto a barlusconi.
Fini e' figlio di almirante, berlusconi e' un figlio di n.n.

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