Case e politici è un binomio pericoloso da molto anni e sembra che non ci sia mai fine ai reportage che ne scoprono di nuove. Adesso l'espresso scopre che renata polverini, presidente della regione Lazio, ha vissuto per diversi anni in una casa popolare a 130 euro al mese. Ne aveva diritto?
La governatrice in persona dice che non ci sono irregolarità, ed in effetti sarebbe strano, visto che è stata la prima a voler far luce sullo scandalo "affittopoli". Ma secondo l'espresso quella casa nel cuore del quartiere san saba di Roma è un vero e proprio privilegio di cui godono i coniugi polverini
Chi vuole trovare una casa in uno dei quartieri più belli della capitale, accanto all'aventino, infatti, deve sborsare 10mila euro al mq, scrive l'espresso. E proprio lì, al numero civico 3 e 5, ci sarebbero due ingressi in una palazzina dei primi del '900, di proprietà dell'ater (azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica) con corte interna e giardino, sulla cui buca della posta ci sarebbe scritto il nome della polverini e di suo marito, l'ex sindacalista della cgil, massimo cavicchioli
In realtà quelli alloggi dovrebbero essere assegnati alle persone indigenti, che non possono permettersi i canoni d'affitto imposti dal mercato. E non è il caso del presidente della regione, nè di suo marito. E invece la stessa targhetta con i nomi (dove compare anche quello della madre del sindacalista, la defunta signora berardi) si ripete sulla porta dell'appartamento al quarto piano
Quattro vani più bagno e cucina, che stando all'inchiesta de l'espresso verrebbero pagati 130 euro al mese. Tanto avrebbe pagato la polverini dal 1989, anno del matrimonio, fino al 2004, anni in cui ha vissuto a san saba prima di far carriera
Nel frattempo alla rivista che ha approfondito il tema, risulta che mentre la governatrice era ferma a san saba, chiedeva mutui e acquistava altri immobili
La polverini non è nuova a scandali immobiliari, qualche mese fa fu il fatto quotidiano a svelare strane compravendite, all'ombra dello ior e a prezzi scontati (vedi notizia)
Arriva però anche la smentita della presidente renata polverini che dice: "ho la coscienza pulita e da presidente della regione Lazio garantirò che l'inchiesta della commissione vada avanti nella massima trasparenza
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7 Commenti:
Non è una novità... tutti i sindacalisti si sono sistemati a spese dello stato, in un modo o nell'altro. La polverini è stata furba a sposarne uno!
Mah secondo me e' probabile che la titolare fosse la suocera, la sig.ra Berardi, che probabilmente risultava nullatenente o con pensione sociale, e loro erano "ospiti"... poi magari la sig.ra berardi viveva altrove...
Che schifo!
Noi facciamo schifo che non ci ribelliamo contro questa banda di sfruttatori del popolo
Io oserei dire che bisogna modificare l'intera legislazione sull'edilizia economica e popolare: le case vanno assegnate a chi non ha reddito oppure un reddito minimo da stabilire con un isee verificato (con mezzi moderni e non con accertamenti di funzionari che, spesso, si fanno firmare una dichiarazione dell'interessato che certifica lo stato economico ... grazie tante, non serve a niente e le agenzie di investigazione che esistono a fare!
Poi, una volta assegnata la casa, se vengono meno i requisiti, la casa va riassegnata ad un altro che figura in apposito elenco precedentemente predisposto; si evita, così, di costruirne di nuove e si raggiunge lo scopo; inoltre, si evita che i tanti assegnatari vendano la casa avuta aggratis (direbbe Brunetta) ad altri (poveri cristi) ricavando un illecito guadagno con i fondi dell'Istituto; la medesima operazione dovrà essere prevista anche per le case assegnate con le famose cooperative edilizie che beneficiano del contributo statale per cui si evita che una casa che è castata 100 mila euro il privato la rivenda a 300 mila euro dopo i famosi 5 anni, anzi, pure prima dei 5 anni se ci si accorda con un compromeso non registrato, salvo eseguire la registrazione allo scadere dei 5 anni.
E' vero un schifo, riguardo l'articolo sulla polverini lei di dx, ugl, il marito di sn. Cgil, io che ho fatto l'operatore di polizia per 40 anni, ho sempre avuto il diniego per la casa de'iacp, il quanto a loro dire quadagnavo troppo, nel 71-72= circa 100/ 110 mila lire al mese con moglie e figlio.
Ho votato dc, ho votato per l'msi e poi per quel voltagabbana che fa il presidente da qualche parte( chissà se ha preso il diploma di laurea?,) ma per stare lì sarà sufficiente anche ad onorem. Ho dato l'anima la salute, tanto che avendo appena compiuto 71 anni 26.1 u.s., è già dal 2000 che sono in terapia del dolore.
Nel 76/78, in 9 colleghi, allora ero alla polstrada,(vivendo del solo stipendio ma con decoro) dovemmo acquistarci la casa in coopertiva con la legge 167 ( edilizia convenzionata)per una cifra pari a lire 17.777.000, con un mutuo di 151.000 mila lire su 300,000 di stipendio. Ciò detto, pensavo valesse per i vari veltroni e d'alema riguardo la casa popolare , ma considerato che anche dalle mie ex parti cioè quelle a destra, le case sparivano anche quelle donate al partito, cos'altro dovrei dire?, la fiducia nei confronti dei partiti ovvero dei politici e pari a zero, cioè uguale ad una scheda che può in avvenire rimanere a dormire presso lo stabile del seggio ove dovrei andare a scegliere chi? distinti saluti. Mi si scusi se non son stato costruttivo
Ma è un momento in cui mi sento solo superato in generazione e, quindi non in vena, ma solo depresso per quanto si sia fatto per arrivare ad addossarci due miliardi di € di d.p..........................................
La polverini si vede dalla faccia ....che oltre le volgole e cozzo mangiava qualcosa di altro
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