Acquistare un immobile senza ricevere brutte sorprese non è cosa semplice, soprattutto se si è al primo acquisto. Per essere sicuri di non doversi pentire di aver comprato un immobile piuttosto che un altro, ecco i consigli di un notaio su tutto quello che c'è da valutare
Secondo il notaio sergio luppi, da quasi venti anni titolare di uno studio nel cuore di Milano, gli step che una casa deve superare sono tre. Ecco quali
1. Prima di tutto effettuare le visure ipotecarie alla conservatoria presso l'agenzia del territorio. Quest'ufficio conserva i documenti che attestano i passaggi di proprieta dell'immobile in questione e la costituzione o il trasferimento di altri diritti reali immobiliari come l'usufrutto. Questo serve ad evitare che con l'acquisto dell'immobile si acquisisca anche tutto ció che è iscritto o trascritto sull'immobile. Se avvenisse questo sarebbe sul nuovo proprietario che si farebbero ricadere le rivalse e i diritti su quell'immobile. Il primo step va fatto prima della proposta d'acquisto
2. Verifica urbanistica. Dopo aver chiesto le visure ipotecarie, l'acquirente deve accertarsi che il fabbricato sia stato effettivamente costruito prima dell'1 settembre 1967. Questa data, infatti, rappresenta solo uno spartiacque valido a stabilire la commerciabilità dell'immobile, ma non dice nulla a proposito degli eventuali abusi che possono essere stati commessi in fase di costruzione o successivamente. Gli abusi sarebbero imprescrittibili, e quindi a carico dell'acquirente, a meno che non vengano condonati con il pagamento di oblazioni ed eventuali oneri concessori
3. Visura catastale. È necessaria la visura catastale, resa ancora più necessaria dal ddl 31/05/2010 n.78, che impone l'obbligo di dichiarare nell'atto notarile la conformità dell'immobile ai dati catastali e alle planimetrie depositate in catasto. Così si può verificare cambi d'uso, opere edili, mancato aggiornamento degli intestatari o fusioni e frazionamenti non autorizzati
Qui trovi tutti gli annunci immobiliari di privati.
8 Commenti:
Non fa una piega.
Quale ex venditore mi ero premurato di ottenere la documentazione citata nella notizia, aggiungendovi anche l'ispezione ipotecaria. Per poi scoprire che all'acquirente medio non frega nulla di visonarla. Solo in sede di preparazione al preliminare il notaio l'ha richiesta.
Purtroppo non tutti i venditori sono come te e comunque non credo che all'acquirente "medio" non freghi nulla... io ho dovuto procurarmi da sola tutti questi documenti (a mie spese) e ho dovuto lottare per avere la certificazione energetica dell'appartamento!
Raccomandazione che faccio sempre a chi deve comprare è quella di azzardare proposte che in un primo momento sembrano indecenti, si potrebbero avere buone sorprese.
Argomento interessante per me in questi giorni.
Ho comprato un appartamento in condominio nel 2004 e solo in questi giorni sono venuto a conoscenza che esistono diritti di passaggio di due confinanti sul cortile condominiale, perche trattando il prezzo di vendita, l'acquirente mi ha offerto il 20% in meno del valore corrente per effetto di queste servitu.
Dal mio contratto di compravendita non si evince niente di tutto questo.
Il notaio che ha redatto il contratto ha cessato l'attivita il 31/12/2010, quindi non posso chiedere chiarimenti per sapere se il notaio mi doveva informare al momento dell'acquisto e inserire la servitu nel contratto.
Mi sono rivolto all'ordine dei notai per sapere se era obbligo professionale del notaio inserire in contratto queste servitu e quindi informarmi al momento dell'acquisto, ma non ho avuto alcuna risposta.
Chiedo se qualche esperto o notaio mi puo dare un suo parere ed indicarmi le azioni da compiere, perche a mio avviso ho subito un danno.
Grazie
Chiedo se qualche esperto o notaio mi puo dare un suo parere ed indicarmi le azioni da compiere, perche a mio avviso ho subito un danno.
__________________________________________________________________
Consultare un (buon) avvocato non costa nulla.
Grazie... argomento interessante stò cercando di acquistare un casa semindipentente costruita nel 1956, con migliorie a più riprese, a parte che per ottenere la documentazione richiesta dal perito della banca , 18 maggio 2011 ad oggi incompleta, il perito alla fine ha concluso la perizia: "la conformità tra lo stato dei luoghi e la planimetria catastale è stata verificata sulla base della planimetria fornita dalla parte.
Il box non è stato considerato in quanto non è stato possibile reperire la documentazione che attesti la sua conformità " cioè ,mamca la planimetria catastale, la concessione edilizia è stata fatta per fabbricato uso deposito attrezzi,
È accatastato in C6 ma per dimensioni inferiori, a causa di questa incompletezza io ci rimetto in quanto la valutazione dell'immobile è decurtata del valore del box e sulla base dell'80% dell'immobile io mi ritrovo con un erogazione di somma inferiore.
Loro nel compromesso hanno scritto box che devo fare??? inoltre questo lungo tempo per fornire la documentazione ( che peraltro avre bbero dovuto avere pronta in quanto nel compromesso io chiesi di inserire che ci fossero tutti i permessi comunali e catastali compresi i condoni) questo tempo perso mi mette nelle condizioni che il mio contratto di locazione è scaduto e la proprietaria non mi consente di rimanere nell'immobile se non con nuovo contratto seppur temporaneo ma con un aumento del canone di 150 euro ... mi domando perchè ci debba essere negligenza enll'operato di un professionista quale si forgia il geometra dell'agenzia che mi vende l'immobile ... grazie chiedo se qualcuno ha suggerimenti in merito... posso acquiestare lo stesso l'immobile ed eventulmente chiedere una riduzione del prezzo e poi mettere a posto io per accelerare i tempi ??? grazie mille
Se fossi in lei non acquisterei prima di aver regolarizzato l'urbanistica in comune e, successivamente, quella catastale.
Le ricordo che la presenza di abusi nell'oggetto dell'atto notarile rende nullo l'atto. Dubito quindi che il notaio edotto della situazione di fatto in cui versa l'immobile e delle incogruenze sia catastali che urbanistiche sarebbe disponibile a rogitare. Al più stralcerebbe il box e si limiterebbe al passaggio di propietà dell'abitazione.
Tenga anche presente che l'onere di vendere ciò che le è stato promesso in in confromità alla normativa edilizia e catastale, spetta esclusivamente ai venditori. Potrebbe quindi valutare la risoluzione per inadempimento con richiesta di restituzione della caparra raddoppiata o del danno dimostrabile.
Anche la richiesta di riduzione del prezzo appare adeguata per i ritardi che le comportino un vero e proprio danno. Ma non compenserei, per le motivazioni sopra rilevate, con l'assuzione dell'onere di sistemazione degli abusi...
Grazie mille !!!
per commentare devi effettuare il login con il tuo account