Il settore immobiliare sta vivendo una sostanziale stagnazione che riflette la debolezza economica e finanziaria di imprese e famiglie. Ma non è detto che a fine anno non si possano raccogliere i frutti di altri comparti non residenziali. A quest ultimo, invece, serve una scossa. Ne è convinto il presidente dell'istituto di ricerca scenari immobiliari, mario breglia, che proprio all'insegna di questa scossa all'innovazione presenta il 19º forum di settembre
Quello che serve al mercato immobiliare secondo breglia, infatti, " una bella scossa capace di aprire il settore all'innovazione di prodotto e di processo". Scenari immobilari punta al "green building, gli edifici ad alta efficienza e risparmio energetico", ma anche sul "social housing che vedrà il ritorno dei finanziamenti pubblici per l'edilizia residenziale a canone moderato, l'importanza della qualità architettonica e il recupero con nuovi concetti sociali delle periferie che costituiscono l'80% degli spazi ubani e che molto impatto hanno sulla qualità della vita dei cittadini"
Prima ancora delle soluzioni, però scenari immobiliari tranquillizza sul momento critico che pare stia attraversando l'industria immobiliare : secondo le sue previsioni, infatti, il comparto vedrà salire il fatturato a fine anno a 113,7 miliardi di euro, in recupero del 2,2% sul 2010 quando i ricavi si attestarono a 113,7 miliardi di euro. A trainare secondo breglia non sarà tanto il settore residenziale, che crescera meno a fine 2011 (1,6% contro i 2,2% del 2010), quanto piuttosto le migliori performance degli altri comparti che riusciranno a guadagnare posizioni rispetto alle perdite forti del 2010
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