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Crisi, si accettano consigli. L'Italia esca dall'euro

Per far riprendere il nostro paese da questa tormenta "l'Italia esca dall'euro". A dare questo consiglio di un certo impatto è l'economista loretta napoleoni, secondo la quale meglio un default pilotato con la temporanea uscita dall'euro per il nostro paese che un default quando sarà troppo tardi

Ricette la napoleoni ne ha anche per il governo. Per traghettare il paese verso lidi economico-finanziari meno agitati - secondo la napoleoni - occorre un governo di tecnici, non del modello dell'allora governatore della banca d'Italia carlo azeglio ciampi, ma un esecutivo di burocrati, "di quei professionisti dell'amministrazione pubblica che, per esempio, da trenta anni stanno al tesoro e non sono troppo contaminati dalla politica"

Ma tornando alla crisi europea, ciò che preoccupa l'economista è che non esiste un piano b, mentre "un default pilotato", cioè "tornare alla lira per un breve periodo avrà una forte spinta", anche se aggiunge: "è vero, creeremmo enormi difficoltà ad alcune banche francesi, è per questo - ha spiegato - che bisogna elaborare un piano condiviso con altri paesi"

Una "provocazione", ha poi ammesso la napoleoni, prima che "si paralizzi il money market come accadde nel 2008 e dovette intervenire federal reserve"

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6 Commenti:

15 Settembre 2011, 13:01

Sarebbe pure ora che si prenda un provvedimento invece che litigare fra di loro. Nessun politico capisce la situazione vera del popolo. Mi trovo a dover mendicare x avere una casa in affitto .dato che non esistono più le case popolari per le persone veramente disagiate. Io non sò più dove sbattere la testa e con l'euro non si è risolto niente mannaggia a chi a permesso al signor. Prodi di entrare nell'euro. Non ha fatto altro che impoverire di più tutti quanti specie i meno ambienti che si ritrovano ancora più disgraziati di prima.
CHE SI FACCIA QUALCOSA PRIMA CHE SI DIA INIZIO AD UNA RIVOLTA GENERALE.

15 Settembre 2011, 13:24

In reply to by anonimo (not verified)

Caro anonimo, se in tasca avessi le lire invece degli euro dovresti mendicare anche 1 llitro di benzina. Se l'attuale governo invece di tagliare pensioni, consumi ecc. Ecc. Avesse messo un'imposta patrimoniale per far pagare davvero chi è ricco forse le case, in vendita o in affittol, avrebbero prezzi da paese civile.

15 Settembre 2011, 16:24

Sono d'accordo di ritornare alla lira. L'euro ha fatto il suo tempo inoltre i nostri politici non si stanno accorgendo che se non ne usciamo al più presto la nostra sovranità nazionale sarà cancellata da una sovranità più potente che in questi casi viene rappresentata da francia e germania. Tutti i paesi saranno appiattiti sia sul piano economico che politico e nessun paese pur di rimanere nell'euro potrà rimanere con la sua identità intatta.
Nessuno sarà più libero di essere se stesso con le sue caratteristiche e con la sua peculiarità magari sbagliata o giusta perchè non ci viene permesso.
Siamo veramente sicuri di voler questo?

15 Settembre 2011, 17:47

Agli inglesi abbiamo detto che sarebbero finiti a cartoni senza l'euro in realtà non gli ha fatto ne caldo ne freddo e ora hanno la parola prima di noi.....l'euro è stato il peggior affare degli ultimi 400 anni ma ormai è così e credo che l'unica soluzione sia quella di tenercelo...

Il problema è il debito pubblico....qualche economista ipotizzava che con l'uscita dall'euro la nostra moneta si sarebbe svalutata del 50% in pochi giorni e che quindi oltre a diventare forti sul mercato grazie ai minori costi anche il nostro debito si sarebbe dimezzato....a me sembra na stronz... perchè il debito resterà in euro...caso mai potrebbe costarci il doppio a causa della svalutazione della moneta....e con questa prospettiva chi andrà a fare il cambio dei propri euro in lire?molti se li terranno stretti stretti e mancherà moneta circolante....l'euro dovrebbe scomparire come è scomparsa la lira ...solo così ci sarebbe la conversione, ma qui si parla di mantenere l'euro e fare tornare l'Italia alla lira.....per mè è impossibile...cosa facciamo obblighiamo la persone a fare il cambio con la sicurezza che perderanno il loro valore? quindi favoriremo chi ha capitali all'estero e nei paradisi fiscali che si vedrà raddoppiato il loro potere d'acquisto premiando di fatto l'evasione e torturando e riducendo al terzo mondo l'onesto cittadino che verrà sottopagato da ricchi evasori....ripeto mi sembra pura utopia questa ipotesi.

15 Settembre 2011, 21:39

Anonimo 5 ha ragione: in concreto ha ragione e così pure gli altri amici che hanno condiviso il pensiero. Sotto un punto di vista "utopistico" ed in teoria ha ragione pure l'economista. Sulla carta l'uscita dall'euro o meglio un deprezzamento (leggi svalutazione) potrebbe farci bene sia come conti (in teoria matematica) sia sul piano politico: forte ridimensionamento dell francia (e poi anche della germania) ma questo creerebbe tanti e tali di quei "sconquassi " internazionali e comunitari che creerebbe forse un'effetto domino, comunque quale politico (gruppi politici ovviamente) è in grado di gestire degnamente e con le dovute pa...le l'operazione? nessuno! e quindi rimane utopia. Poi ci serebbero tutti i problemi più pratici e "terra terra" che ha ben descritto l'amico anonimo. Si spaccherebbe in tanti tronconi il paese con forte rischio di rivoluzione civile. È una conseguenza evidente.
Forse l'unica cosa (o una delle poche cose rimaste) è quella di prelevare il "surplus" della ricchezza vera del paese con opportuna selezione e paletti. Io poi non sarei così tenero e remissivo con gli "scudati " (ammesso che i soldi siano ancora in Italia) anche a rischio di non "rispettare i patti" e passare per stato poco serio. Non è così, è evidentemente una situazione gravissima, eccezionale, da non ritorno e così come amato nel 1992 ci mise "le mani in tasca" così si potranno tassare (o tassare ulteriormente, magari di un'altro 15%) i proventi di possibili evasioni, truffe, o risparmi evidentemente sottratti al normale percorso fiscale. Insomma comunque lor signori hanno recuperato un vantaggio rispetto agli altri cittadini che hanno dovuto pagare tutto e per intero. Ovviamente, prima di ciò, bisognerebbe "moralizzare" lo stato ed i cittadini e quindi mettere drasticamente in campo tutte quelle azioni di buon fare e buon agire che non è propriamente in nostro, il problema forse è tutto qui! anche perchè ne avremmo da vendere e dismettere (seriamente e senza inciuci) ma chi lo fà? si mette su internet i beni in vendita, i soldi ricavati ed il nome del nuovo acquirente ed il responsabile della vendita. No? ed allora di che parliamo? o ci ribelliamo o paghiamo (in tutti i sensi)

16 Settembre 2011, 9:34

Anche se per ipotesi cacciassimo tutti fuori 30mila euro a testa per estinguere il debito, cosa pensate succederebbe il giorno dopo? Ripartirebbe il goga mi goga!!!
Siamo falliti e basta! non ci sono vie di uscita!

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