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Le rendite catastali sono tre volte e mezzo più basse del valore di mercato

Sono più o meno ferme dal 1989 le rendite catastali in Italia, ma a quanto pare con la nuova manovra finanziaria si parla di un aggiornamento. Questo perchè, secondo l'agenzia del territorio, a livello nazionale le rendite catastali sono 3,7 volte inferiori del valore di mercato. Il che impedisce una corretta imposizione dell'ici progressiva sulle abitazioni

In alcune zone il valore catastale e quello di mercato arrivano a differire addirittura di 7-10 volte. Per una rivalutazione delle rendite catastali tout court, si sta ragionando attorno ad un moltiplicatore del 15%, che, però, secondo alcuni lascerebbe invariate le disparità evidenti, assegnando la stessa rendita catastale ad un appartamento di periferia in una grande città con un altro delle stesse dimensioni di una zona pregiata del centro storico

L'aggiornamento, però, porterebbe nelle casse dello stato almeno 1,3 miliardi di euro, circa 100 euro ad abitazione, anche se non terrebbe conto del valore reale delle abitazioni

Fatto sta che la revisione andava fatta, in quanto prevista dalla normativa vigente che voleva un aggiornamento da parte dei comuni ogni 10 anni. Solo alcuni comuni, attraverso il riclassamento delle micro-zone hanno parzialmente messo mano al settore, riclassificando per esempio quelli che una volta erano magazzini o case popolari in immobili con più alto valore di mercato

Secondo l'agenzia del territorio, l'unico modo per un aggiornamento corretto delle rendite sarebbe quello di superare l'attuale meccanismo di classi e categorie, non più adeguato rispetto al patrimonio immobiliare

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1 Dicembre 2011, 11:58

Appare evidente che bisogna riequilibrare le rendite catastali per gli immobili di pregio,questo potrebbe essere fatto agendo sul differenziale tra rendita catastale e valore di mercato,se gli immobili del centro storico hanno un valore dieci volte superiore a quello catastale,bisogna portarlo a 3,ma bisogna stare attenti a determinare il valore di mercato che troppo spesso è ipotetico.

1 Dicembre 2011, 16:02

Per esperienza personale documentata posso affermare che le rivalutazioni immobiliari fatte dall'agenzia del territorio non sono rispondenti alla realtà, e soprattutto ai valori di mercato.

Il modo di agire dell'agenzia del territorio si fonda su questo principio, tu per contestarmi devi fare ricorso, costo del ricorso €3.000,00/€6.000,00 per cui ti rivaluto l'immobile molto di più del valore di mercato, chiedi la revisione e patteggio con te per un valore comunque più alto dell'imponibile, tu contribuente sai che vinci il ricorso ma ti costa uguale per cui accetti il "pizzo" che ti estorce elegantemente l'agenzia del territorio.

Per cui le rendite catastali devono rimanere per un chiaro ed indiscutibile rapporto tra il contribuente ed l'erario.
Sono d'accordo sulla rivalutazione delle rendite catastali basse e o ferme per intenderci, ma per far ciò basterebbe una nuovo accatastamento mediante aggiornamento del docfa dell'immobile, con più parametri per la classificazione per ogni singolo comune. Quindi creando il data base del catasto comunale.

La realtà nel nostro caso è un altra il professore trombone monti non ha in mente una finanziaria reale, che dica come stanno le cose, ovvero lo stato incassa 384 miliardi di euro, ci possiamo permettere uno stato di € 250 perchè i € 134 servono per pagare il debito pubblico.
Il trombone ha in mente una finanziaria di tasse, e quindi antidemocratica, aumento rendite catastali, e saranno colpiti sopratutto gli immobili di recente costruzione ovvero le giovani famiglie con mutuo, aumento dell'età pensionabile e saranno colpiti di nuovo i giovani che dovranno pagare la pensione del nonno longevo e loro ovvero noi la pensione neanche la vedremo perchè a 70 anni forse non ci arriviamo e comunque con quaranta anni di contributi ed un ingresso nel lavoro stabile , post Laura, intorno ai 35 anni si andrà in pensione a 70/75 mio padre è morto a 74 quindi i miei contributi se li godono i pensionati attuali.

Anche qui sarebbe opportuno una revisione delle pensioni erogate in base agli effettivi i contributi versati, calcolando l'effettiva pensione. Perchè se èvalido il principio dell'aumentare la tassa ai giovani deve valere anche il principio della rimodulazione della pensione attualmente percepita fermorstando quelle pensioni sociali e o minime, purchè se abbia il diritto.

Quindi i due temi caro trombone monti, devono essere affrontati in maniera democratica, ma tu ovviamente la parola democrazia non la conosci, sei solo un trombone vecchio e stonato, che stecca una finanziaria di solo tasse e nessun risparmio, alla faccia di tutti quelli che si accorti di questo.

Monti vattene perchè non sei il premier eletto dal popolo, porta il governo alle elezione
Dove chi ha il coraggio porti un programma serio per risolvere il problemi economici del nostro paese.

Sei solo un vecchio egoista burocrate trombone che come tanti altri ha avvelenato con la carta straccia dei pagherò le nuove generazioni.

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