La crisi del mattone, se per i proprietari può significare tempi lunghi per vendere, si traduce per molti in un dramma assai più grave. Stiamo parlando dei lavoratori del settore edilizio, Fermo ormai da tempo: secondo un'inchiesta del quotidiano la stampa in 5 anni sono stati distrutti 300mila posti di lavoro
Il 25% dei lavoratori del settore edilizio ha infatti perso il posto di lavoro dallo scoppio della crisi, mentre sono 60mila le imprese che hanno chiuso. L'edilizia privata è ferma e le case già costruite non si vendono, mentre le opere pubbliche vanno rilento e le amministrazioni spesso non pagano
E secondo l'ance il 2012 si chiuderà con numeri ancora negativi, con previsione di un'ulteriore diminuzione del 5,4% del giro d'affari
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4 Commenti:
Ma dai? e c'è ancora chi sostiene che a breve il mercato immobiliare ripartirà... questo è il vero trend del futuro... recessione.
Si riprenderà nel resto d'europa.
In Italia la bolla immobiliare è troppo gonfia e scoppierà.
...bocconiano..!
Mi dispiace sinceramente per gli operai e tutti coloro che hanno lavorato guadagnando il giusto dal loro lavoro.
Non mi dispiace affatto per i costruttori e tutti coloro che hanno cavalcato, arricchendosi, quest'onda speculativa e che ora, facendosi scudo della perdita dei posti di lavoro dei poveri cristi, piangono miseria esortando l'intervento della politica nel settore per riportare l'attuale situazione a come era nei tempi d'oro.... i loro, però!
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